domenica 3 febbraio 2019

Alessandro Di Battista | E' ora di tagliare


Di Battista: "È ora di tagliare stipendi Fazio e Vespa"

"Sacrifici li fanno tutti, tranne politici e conduttori Rai"




"Adeguamento dei contratti di Fazio e Vespa. Sono giornalisti e guadagnino come loro (massimo 240.000 euro lordi all'anno)". E' una delle "cose fondamentali" da fare secondo Alessandro Di Battista, ex deputato del Movimento 5 stelle che, in un post su Facebook, elenca i possibili tagli.



 "È giunto il tempo di una sforbiciata senza precedenti dei costi della politica e non solo", è la premessa, perché "i sacrifici li fanno tutti, tranne i politici o i conduttori Rai pagati con denaro pubblico che sono giornalisti, ma non hanno contratti da giornalisti".


"Tagliare stipendi parlamentari di 3500 euro"  - Ridurre di 3500 euro al mese gli stipendi dei parlamentari e ridurne il numero: sono le "cose fondamentali" che Alessandro Di Battista del Movimento 5 Stelle cita su Facebook, incoraggiando su questo Palazzo Chigi: "Questo Governo ha la possibilità di farlo. Coraggio!". Di Battista elenca sette punti di altrettanti tagli da fare: i primi 5 sulla politica, poi in casa Rai. 


"Taglio di 3500 euro al mese sullo stipendio dei deputati (con un risparmio di circa 22 milioni di euro all'anno); - scrive l'ex deputato 5S - taglio di 3500 euro al mese sullo stipendio dei senatori (risparmio circa 11 milioni all'anno); taglio di 3500 euro al mese sullo stipendio di tutti i consiglieri regionali (circa 36 milioni di euro all'anno); abolizione totale di tutte le doppie indennità, sia alla Camera che al Senato che nei Consigli regionali; taglio di oltre 300 parlamentari". Al settimo punto, mette l'abolizione del Tfr per i parlamentari e aggiunge: "Io, per una sola legislatura ho preso 43.000 euro, ovviamente restituiti, pensate le centinaia di milioni di euro che finiscono nel Tfr dei parlamentari".

(Fonte ANSA.it)

venerdì 1 febbraio 2019

Luigi Di Maio | crisi Carige dovuta a gestione scellerata


Carige, Di Maio: "Commistione con la politica, ecco i nomi"



Il vice premier alla Camera, dal fratello di Scajola ad un deputato dell'Ulivo


La crisi della Carige è dovuta alla ''gestione scellerata non solo per l'incompetenza dei manager ma anche per le commistioni della politica''. E' quanto ha affermato il vice premier, Luigi Di Maio che intervenendo alla Camera, ha parlato di ''segreto di Pulcinella'' con "vecchia politica e banche andate a braccetto''.


Di Maio quindi ha detto chi ''c'è dietro la cortina dei nomi" ed ha citato Alessandro Scajola, fratello dell'ex ministro, Luca Bonsignore, figlio di un ex eurodeputato, Giovanni Marongiù, sottosegretario di Prodi, e Alberto Repetto, parlamentare dell'Ulivo.


"Non so se interverremo ma se mettiamo dei soldi, la banca diventerà dei cittadini", ha aggiunto Di Maio rispondendo ad una interrogazione su Carige in Parlamento. "In passato i soldi andavano solamente a coprire chi aveva creato il danno. Noi eviteremo che questo pesi sui lavoratori e i cittadini del territorio". "I risparmiatori non dovranno pagare le colpe dei manager - ha aggiunto - Ai responsabili chiederemo di restituire i mega-bonus visto il disastro che hanno creato".

(Fonte ANSA.it)



giovedì 31 gennaio 2019

17 arresti del Ros, colpo a clan Nisseno


Blitz a Mussomeli, fatta luce su estorsioni, droga e un omicidio

MUSSOMELI (CALTANISSETTA), 31 GEN - I Carabinieri del Ros stanno eseguendo a Mussomeli, nel Nisseno, un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 17 indagati a vaio titolo per associazione mafiosa, omicidio, estorsione e traffico di stupefacenti.


    Le indagini, coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia della Procura di Caltanissetta, hanno permesso di ricostruire le dinamiche interne al mandamento mafioso, facendo luce anche su l'omicidio di Gaetano Falcone, avvenuto a Montedoro il 13 giugno del 1998.


    Documentata inoltre la pressione estorsiva sul territorio ai danni di imprenditori e commercianti e un fiorente traffico di sostanze stupefacenti.

(Fonte ANSA.it)