mercoledì 11 gennaio 2017

Marco Zanni eurodeputato M5S passa al gruppo ENF



Come un fulmine a ciel sereno arriva la notizia del giorno per la politica bergamasca: l’eurodeputato bergamasco Marco Zanni del Movimento 5 Stelle abbandona il gruppo Efdd ed aderisce allo Enf (Europa delle Nazioni e della Libertà), la formazione che vede al proprio interno la Lega Nord di Matteo Salvini oltre al Front National di Marine Le Pen e il Pvv di Geert Wilders.


Una mossa, quella del loverese, che spiazza tutti, Movimento 5 Stelle in primis.
Zanni lunedì aveva aspramente criticato la scelta di Beppe Grillo di passare ad Alde, definendosi “sconcertato” dopo aver appreso del referendum fatto sul famoso blog del leader genovese.
(Fonte BergamoNews)

Marco Affronte eurodeputato M5S passa ai Verdi

A partire da oggi entro a far parte, come indipendente, del Gruppo al Parlamento Europeo "Verdi - Alleanza Libera Europea". 
Resterò membro titolare delle Commissioni Pesca e Ambiente (PECH e ENVI). 
Il Gruppo V-ALE conterà così su 51 parlamentari da 18 Paesi diversi.

"Prime defezioni in Europa: i Verdi italiani danno il benvenuto all'europarlamentare Marco Affronte, ex M5s, che stamane ha aderito al gruppo europeo dei Verdi". A renderlo noto è Angelo Bonelli, portavoce dei Verdi.
"Salutiamo l'entrata nella famiglia Verde europea e italiana dell'europarlamentare Marco Affronte" - scrivono in una nota i membri dell'esecutivo Nazionale dei Verdi Luana Zanella e Angelo Bonelli, che proseguono: "Marco Affronte è una persona di cui conosciamo il grande impegno nelle tematiche ecologiste. Siamo convinti che la sua presenza tra gli ecologisti italiani darà un grande contributo alle battaglie per la salvaguardia dell'ambiente e la promozione di una Europa più verde più giusta e più democratica. Affronte, con le sue competenze e la sua storia, non potrà che rafforzare i Verdi nel nostro Paese".


Lo stesso Affronte in una breve dichiarazione ha spiegato che si tratta di una "decisione sofferta" ma che "non ci sono più le condizioni per restare". L'eurodeputato ha detto di non sapere quanti altri seguiranno la sua strada e di non temere di dover pagare una penale.
L'eurodeputato pentastellato Marco Affronte ha deciso di abbandonare il gruppo EFDD ed entrerà oggi a titolo personale nel gruppo dei Verdi. Affronte è così il primo europarlamentare eletto col M5S a lasciare la delegazione grillina a Bruxelles dopo il tentativo fallito di aderire al gruppo ALDE e la successivo decisione di restare nella formazione euroscettica guidata da Nigel Farage. 
(Fonte ANSA)

martedì 10 gennaio 2017

Spiavano Renzi, Draghi e Monti, due arresti a Roma.

A finire in carcere Giulio Occhionero, 45 anni, ingegnere nucleare e sua sorella Francesca Maria, 49 anni, noti personaggi dell'alta finanza capitolina residenti a Londra ma domiciliati nella Capitale. L'operazione è stata condotta in collaborazione con la Cyber Division dell'Fbi. Il Gip: "Altamente probabile lo spionaggio politico e militare"

Tenevano sotto controllo i pc degli ex presidenti del Consiglio Matteo Renzi e Mario Monti e del presidente della Bce Mario Draghi. Ma anche di nomi altisonanti della finanza. E poi istituzioni, pubbliche amministrazioni, studi professionali, imprenditori di livello nazionale. Lo ha scoperto la Polizia che ha smantellato una centrale di cyberspionaggio che per anni ha raccolto notizie riservate e dati sensibili. L’indagine, condotta dalla Polizia postale e coordinata dalla procura di Roma, ha portato all’arresto di due persone: Giulio Occhionero, 45 anni, ingegnere nucleare e sua sorella Francesca Maria, 49 anni, noti personaggi dell’alta finanza capitolina residenti a Londra ma domiciliati a Roma.


Giulio Occhionero risulta titolare della Westlands Securities Srl Limited, compagnia registrata a Malta all’indirizzo “Suite F, Block A, Dolphin Court, Embassy Way, Ta’ Xbiex”. Ai due vengono contestati i reati di procacciamento di notizie concernenti la sicurezza dello Stato, accesso abusivo a sistema informatico aggravato e intercettazione illecita di comunicazioni informatiche e telematiche. A questo proposito, scrive il Gip Maria Paola Tomaselli nell’ordinanza di custodia cautelare, ulteriori indagini sui dai sottratti dai due e contenuti su server esteri potrà portare a un “aggravamento delle contestazioni, atteso che una volta dimostrata la segretezza di alcuni di essi e la loro pertinenza al settore politico e o militare già oggi altamente probabile sarebbe inevitabile qualificare ricondurre le azioni criminose nell’ambito dei delitti contro la personalità dello Stato, articoli 256 e 257 del Codice penale”. Ovvero il “Procacciamento di notizie concernenti la sicurezza dello Stato” e lo “spionaggio politico e militare“.
Le indagini degli investigatori del Cnaipic, il Centro nazionale anticrimine informatico della Polizia postale, hanno accertato che i due fratelli gestivano una rete di computer (botnet) – infettati con un malware chiamato Eyepyramid– che avrebbe loro consentito di acquisire, per anni, notizie riservate e dati sensibili di decine di persone che, a vario titolo, gestiscono la funzione pubblica e delicati interessi, soprattutto nel mondo della Finanza. Occhionero, si legge nell’ordinanza di custodia cautelare, “riceveva regolarmente sul suo PC tutti i dati che il malware carpiva
dai PC delle vittime”.

I due, recita ancora l’ordinanza, “accedevano abusivamente a caselle di posta elettronica protette dalle relative password di accesso sia personali che istituzionali appartenenti a professionisti del settore giuridico economico nonché a numerose autorità politiche e militari di strategica importanza a o di sistemi informatici protetti utilizzati dallo Stato e da altri enti pubblici” come “istruzione.it, gdf.it, bancaditalia.it, camera.it, senato.it, esteri.it, tesoro.it, finanze.it, interno.it, istat.it, comune.roma.it, regione.campania.it, regione.lombardia.it, matteorenzi.itpartitodemocratico.it, pdl.it, cisl.it”. E poi società private: “aceaspa.it, enel.it, eni.it, enav.it, finmeccanica.com, fondiaria.sai.it” con tanto di “account di posta elettronica tra i
quali figurano personalità di vertice delle società e delle istituzioni elencate”.
L’attività di dossieraggio andava avanti da anni “e non era mai cessata come testimonia il dato che durante tutto il periodo di osservazione compiuto dagli operanti e dai loro ausiliari il malware era oggetto di continua evoluzione. In particolare veniva riscontrato che nel mese di luglio vi sono state aggiunte due nuove classi aventi il compito rispettivamente di creare alert in base ad una lista di parole chiave e di geolocalizzare la vittima in base all indirizzo IP”.

L’indagine è partita dalla segnalazione al Cnaipic dell’invio di una mail: indirizzata all’amministratore di rilievo di un’ infrastruttura critica nazionale, conteneva il virus Eyepyramid. Seguendo quella traccia gli investigatori sono risaliti alla rete botnet che, sfruttando il malware, riusciva ad acquisire da remoto il controllo dei computer e dei sistemi informatici delle vittime. Tra gli osservati dall’ “Occhio della Piramide” anche Stefano Bisi, Gran Maestro della Massoneria del Grande Oriente d Italia e altri appartenenti alla loggia massonica archiviati sotto la sigla “BROS” (fratelli) in una cartella piazzata in una delle numerose drop zone all’estero. Con la sigla “POBU” (Politicians Business), invece, venivano catalogati gli esponenti politici target del sodalizio criminale.
L’operazione è stata condotta in collaborazione con la Cyber Division del Federal Bureau of Investigation. L’analisi dell’enorme mole di materiale sequestrato oltre oceano, inoltre, permetterà di ricostruire l’intero giro di interessi sedente dietro tale imponente esfiltrazione di dati dai sistemi informatici delle vittime, attraverso un attacco informatico del tipo APT che non ha precedenti in Italia, e consentirà l’approfondimento dei rapporti intrattenuti dagli arrestati con soggetti coinvolti in vicende giudiziarie di notevole rilievo.
(ilFattoQuotidiano)