mercoledì 6 agosto 2014

Il Movimento sta su un binario di ferro

VITO CRIMI (M5S) dichiarazione di voto Decreto Legge Pubblica Amministrazione

ANTEPRIMA

Renzi rinnega quota 96 e gli esodati


Mi chiedono perché gli insegnanti che ieri sono stati " sbeffeggiati" dal governo Renzi, si chiamano quota 96... 

Ebbene, gli esodati della scuola si chiamano  quota 96 perché hanno raggiunto la somma di 96 anni tra età e contributi, ad esempio 61 anni di età più 35 anni di contributi.
Avrebbero avuto diritto ad andare in pensione già nel 2011, con le vecchie regole: l’errore tecnico che li ha privati di questo diritto è stato non considerare che la scuola funziona in modo diverso dagli altri comparti della pubblica amministrazione. Il sistema della pubblica istruzione infatti non rispetta l’anno solare ma quello scolastico, ed è a cavallo sempre tra due anni solari. Tutte le riforme hanno sempre tenuto conto di questa specificità, tranne la riforma Fornero, che non ha garantito ai quota 96 di andare in pensione, proprio perché non completavano l’anno solare.


4000 insegnanti ieri sono stati presi in giro da Renzi.... Ma si sa, i media troveranno il modo di edulcorare la pillola, e "chi se ne importa se in Italia abbiamo insegnanti tra i più precari e peggio pagati d'Europa" La cosa importante è fare in fretta questa riforma del senato Autoritaria.... Evitare che i cittadini possano votare i propri rappresentanti per Renzi (Berlusconi) è la priorità... Poi, per il resto..... C'è tempo!  
AVANTI COSÌ VERSO LA CATASTROFE !!!


(Sara Paglini M5S)

Incarichi EXTRA - GIUDIZIARI per magistrati fuori ruolo

Decreto PA: spunta il “comma Volpe”!
Stamattina è tornato in seconda lettura alla Camera il decreto PA.
Quattro gli emendamenti governativi, di cui 3 soppressivi.
Con somma sorpresa ho scoperto che è stato reintrodotto un comma di cui avevo proposto e ottenuto la soppressione in prima lettura, con l'emendamento 8.22 a mia prima firma.
Cosa prevede questo art. 8 del decreto? Prevede una disciplina più stringente del collocamento “fuori ruolo” dei magistrati che intendano assumere incarichi extra-giudiziari, in particolare prevede l’obbligo dei “fuori ruolo” se assumano incarichi non solo di capo gabinetto bensì di qualsiasi uffici di diretta collaborazione, inclusi gli incarichi di consulenza.
La norma è buona ma al comma 3 prevedeva (e ora prevede nuovamente) che fossero fatti salvi i provvedimenti di collocamento in aspettativa già concessi alla data di entrata in vigore di questo decreto.
Trattandosi di previsione volta a rendere meno stringente l'innovazione della previsione dell'articolo proposi la soppressione di questo comma che fu valutato positivamente da relatore e Governo e votato favorevolmente dalla maggioranza tutta.
Peccato che al Senato, nel maxi emendamento del Governo, è stata proposto il ripristino del comma 3 art. 8.
Perchè?
Apparentemente perchè la commissione bilancio ex art. 81 Cost. (pareggio di bilancio) avrebbe ritenuto che la soppressione del comma avrebbe potuto dare adito a contenziosi che avrebbero potuto avere esito negativo per la PA. Un’interpretazione a dir poco assurda, che non regge neppure agli occhi di un inesperto!
Una motivazione maggiormente credibile invece la fornisce il Fatto Quotidiano con l’articolo “comma Volpe”. Chi è Volpe?

E’ il capo degli Affari Legali dell’Agenzia delle Dogane nonchè magistrato del TAR.
Un comma ad personam che permetterà a questo signore di restare dove è, in barba alla legge.

Noi siamo pronti a far battaglia su questo punto.
Quanto accaduto non è accettabile!
Complimenti al Governo del cambiamento, che ogni giorno pare più simile ai vecchi politici che ritiene di voler rottamare.

(Fabiana Dadone M5S)

Si stringono patti di cui i cittadini non possono conoscere il contenuto


Ecco come si fanno le riforme e si governa un Paese secondo Renzi e Berlusconi. Si stringono patti di cui i cittadini non possono conoscere il contenuto. Si scrive una legge elettorale senza preferenze, con un premio di maggioranza abnorme e un'assegnazione dei seggi schizofrenica. Si struttura una riforma istituzionale con un senato formato da consiglieri regionali e sindaci nominati e protetti dall'immunità parlamentare. E si prospetta un'evoluzione autoritaria con tutto ciò che ne consegue per l'elezione del Presidente della Repubblica e i membri della Consulta e del Csm. Si imbavagliano le opposizioni con ghigliottine e canguri e si fanno passare i decreti del governo a colpi di fiducia (siamo arrivati alla diciannovesima in 6 mesi: un record) esautorando il ruolo del Parlamento.
Questo Paese non ha bisogno di riforme fatte in questo modo, non ha bisogno di questi politici e non ha bisogno di patti più o meno segreti. Ha bisogno di rimettere i cittadini e i loro interessi al centro dell'azione politica ed è ciò che il Movimento Cinque Stelle continuerà a fare. E alla fine questo sistema lo cambieremo.

(Roberto Fico M5S)

martedì 5 agosto 2014

Decreto Pubblica Amministrazione 4000 casi nel dimenticatoio

Decreto Pubblica Amministrazione, il governo Renzi, presente la ministra Madia, e con voce della " madre costituente " Boschi, annuncia la fiducia, ancora una fiducia. 

(Ho finito gli aggettivi "sfogatoio" per descrivere questa prassi) 
Per ora restano al lavoro 4mila insegnanti, già presi in giro dalla Fornero prima e da Renzi ora. Mancano 10 milioni.... Per soli 10 milioni non risolvono questi 4000 casi casi di lavoratori palesemente nel giusto e strapazzati. 
L'enfant prodige annuncia che a breve provvederà in modo più.... "Ampio" . 
Per ora di "AMPIO" C'E' SOLO LO SGOMENTO DI MOLTISSIMI INSEGNANTI. 
Nel frattempo, il governo ha chiamato al rapporto tutti i ministri e sottosegretari disponibili x venire a votare

(Sara Paglini)