venerdì 8 agosto 2014

EBOLA dichiarato oggi lo stato di emergenza sanitaria mondiale


L`Organizzazione Mondiale della Sanita` ha oggi elevato il grado di allarme allo step superiore. E` inevitabile la diffusione del virus fuori dall`Africa, negli altri Paesi del mondo. Gli Stati sono invitati quindi a preparasi ai casi del virus.

Per adesso ancora nessuna restrizione sui voli e sui viaggi, anche se si avvisa che qualunque contatto diretto con un fluido corporare di un infetto di Ebola puo` causare il contagio e tutti i passeggeri mostranti anche minimi sintomi (quali:febbre) dovranno essere fermati ed analizzati

In Africa, dove non esistono strutture sanitarie adeguate e la cultura e` spesso quella di evitare gli ospedali, si sta realizzando quello che immaginavo, secondo le procedure previste per i casi di emergenze incontrollabili : la diffusione del virus NON e` piu` controllabile, ed e` sceso in campo l`esercito ( o simili forze armate) con blocchi stradali per chiudere le frontiere (in Liberia - dove l`Ebola e` diffusa in 8 delle 15 contee - e Sierra Leone) ed impedire qualunque passaggio di persone.
I cadaveri vengono abbandonati in strada.
Dopo le infezioni, molti medici fuggono per evitare di ammalarsi.
L`agitazione della popolazione e` in aumento.

Quello che si rischia e` un`escalation del panico, con una fuga di massa verso altri Paesi africani, e una successiva escalation del virus a livello mondiale.

Per quanto riguarda il siero anti ebola (il Zmapp, che costa migliaia di euro), che gli Stati Africani hanno chiesto, Obama ha dichiarato come manchino informazioni per approvarne l`uso, e come il suo invio in Africa sia prematuro. L`Ebola può - allo stato attuale - quindi essere controllato solo con cordoni sanitari.

Stoccaggio GAS S. Benedetto

mercoledì 6 agosto 2014

Il Movimento sta su un binario di ferro

VITO CRIMI (M5S) dichiarazione di voto Decreto Legge Pubblica Amministrazione

ANTEPRIMA

Renzi rinnega quota 96 e gli esodati


Mi chiedono perché gli insegnanti che ieri sono stati " sbeffeggiati" dal governo Renzi, si chiamano quota 96... 

Ebbene, gli esodati della scuola si chiamano  quota 96 perché hanno raggiunto la somma di 96 anni tra età e contributi, ad esempio 61 anni di età più 35 anni di contributi.
Avrebbero avuto diritto ad andare in pensione già nel 2011, con le vecchie regole: l’errore tecnico che li ha privati di questo diritto è stato non considerare che la scuola funziona in modo diverso dagli altri comparti della pubblica amministrazione. Il sistema della pubblica istruzione infatti non rispetta l’anno solare ma quello scolastico, ed è a cavallo sempre tra due anni solari. Tutte le riforme hanno sempre tenuto conto di questa specificità, tranne la riforma Fornero, che non ha garantito ai quota 96 di andare in pensione, proprio perché non completavano l’anno solare.


4000 insegnanti ieri sono stati presi in giro da Renzi.... Ma si sa, i media troveranno il modo di edulcorare la pillola, e "chi se ne importa se in Italia abbiamo insegnanti tra i più precari e peggio pagati d'Europa" La cosa importante è fare in fretta questa riforma del senato Autoritaria.... Evitare che i cittadini possano votare i propri rappresentanti per Renzi (Berlusconi) è la priorità... Poi, per il resto..... C'è tempo!  
AVANTI COSÌ VERSO LA CATASTROFE !!!


(Sara Paglini M5S)

Incarichi EXTRA - GIUDIZIARI per magistrati fuori ruolo

Decreto PA: spunta il “comma Volpe”!
Stamattina è tornato in seconda lettura alla Camera il decreto PA.
Quattro gli emendamenti governativi, di cui 3 soppressivi.
Con somma sorpresa ho scoperto che è stato reintrodotto un comma di cui avevo proposto e ottenuto la soppressione in prima lettura, con l'emendamento 8.22 a mia prima firma.
Cosa prevede questo art. 8 del decreto? Prevede una disciplina più stringente del collocamento “fuori ruolo” dei magistrati che intendano assumere incarichi extra-giudiziari, in particolare prevede l’obbligo dei “fuori ruolo” se assumano incarichi non solo di capo gabinetto bensì di qualsiasi uffici di diretta collaborazione, inclusi gli incarichi di consulenza.
La norma è buona ma al comma 3 prevedeva (e ora prevede nuovamente) che fossero fatti salvi i provvedimenti di collocamento in aspettativa già concessi alla data di entrata in vigore di questo decreto.
Trattandosi di previsione volta a rendere meno stringente l'innovazione della previsione dell'articolo proposi la soppressione di questo comma che fu valutato positivamente da relatore e Governo e votato favorevolmente dalla maggioranza tutta.
Peccato che al Senato, nel maxi emendamento del Governo, è stata proposto il ripristino del comma 3 art. 8.
Perchè?
Apparentemente perchè la commissione bilancio ex art. 81 Cost. (pareggio di bilancio) avrebbe ritenuto che la soppressione del comma avrebbe potuto dare adito a contenziosi che avrebbero potuto avere esito negativo per la PA. Un’interpretazione a dir poco assurda, che non regge neppure agli occhi di un inesperto!
Una motivazione maggiormente credibile invece la fornisce il Fatto Quotidiano con l’articolo “comma Volpe”. Chi è Volpe?

E’ il capo degli Affari Legali dell’Agenzia delle Dogane nonchè magistrato del TAR.
Un comma ad personam che permetterà a questo signore di restare dove è, in barba alla legge.

Noi siamo pronti a far battaglia su questo punto.
Quanto accaduto non è accettabile!
Complimenti al Governo del cambiamento, che ogni giorno pare più simile ai vecchi politici che ritiene di voler rottamare.

(Fabiana Dadone M5S)

Si stringono patti di cui i cittadini non possono conoscere il contenuto


Ecco come si fanno le riforme e si governa un Paese secondo Renzi e Berlusconi. Si stringono patti di cui i cittadini non possono conoscere il contenuto. Si scrive una legge elettorale senza preferenze, con un premio di maggioranza abnorme e un'assegnazione dei seggi schizofrenica. Si struttura una riforma istituzionale con un senato formato da consiglieri regionali e sindaci nominati e protetti dall'immunità parlamentare. E si prospetta un'evoluzione autoritaria con tutto ciò che ne consegue per l'elezione del Presidente della Repubblica e i membri della Consulta e del Csm. Si imbavagliano le opposizioni con ghigliottine e canguri e si fanno passare i decreti del governo a colpi di fiducia (siamo arrivati alla diciannovesima in 6 mesi: un record) esautorando il ruolo del Parlamento.
Questo Paese non ha bisogno di riforme fatte in questo modo, non ha bisogno di questi politici e non ha bisogno di patti più o meno segreti. Ha bisogno di rimettere i cittadini e i loro interessi al centro dell'azione politica ed è ciò che il Movimento Cinque Stelle continuerà a fare. E alla fine questo sistema lo cambieremo.

(Roberto Fico M5S)