sabato 12 aprile 2014

Il Tanko a Padova con Beppe Grillo #teladoioleuropa

venerdì 11 aprile 2014

Beppe Grillo #teladoioleuropa Ancona


Beppe Grillo e Tulio De Piscopo


Il primo comizio a pagamento in EUROPA


mercoledì 9 aprile 2014

MICHELE GIARRUSSO M5S distrugge DENIS VERDINI

Il portavoce M5S al Senato Mario Michele Giarrusso risponde al senatore Denis Verdini nel corso della discussione su "Relazione della Giunta delle Elezioni e delle Immunità Parlamentari sulla domanda di autorizzazione all'utilizzazione di intercettazioni di conversazioni del senatore Denis Verdini deputato all'epoca dei fatti."

MAURIZIO BUCCARELLA nuovo CAPOGRUPPO al SENATO M5S

Ai voti i nostri meravigliosi amici Maurizio ed Elisa. Abbiamo votato, lo spoglio delle schede ha dichiarato: Nuovo capogruppo M5S senato MAURIZIO BUCCARELLA. 
Grazie ad Elisa e buon lavoro a Maurizio 

DENIS VERDINI una macchinetta per impedire intercettazioni

12 mila Euro per impedire le INTERCETTAZIONI
NON HO PROBLEMI AD AFFRONTARE I PROCESSI MA PENSATECI BENE..... Così ha dichiarato poco fa verdini in aula. Una “macchinetta” per impedire le intercettazione dei parlamentari al costo di 12mila euro. E’ l’idea di Denis Verdini, senatore di Forza Italia che torna in Aula nel giorno in cui si decide dell’uso delle sue intercettazioni nell’ambito dell’inchiesta Grandi opere, sull’eolico in Sardegna e sulla cosiddetta P3 (e Credito Fiorentino). Il Senato a scrutinio segreto ha autorizzato il tribunale a procedere in tutti e tre i casi. “Mi rivolgo a lei presidente”, si è difeso il parlamentare, noto negli ultimi tempi come “l’uomo delle riforme” e tra i fautori del patto del Nazareno tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi, ”perché oggi ci aiuta la tecnica. Non c’è bisogno dell’intervento della Corte Costituzionale che ha già parlato sulle intercettazioni. Mi sembrerebbe semplice che con una macchinetta, che costa 12mila euro, i parlamentari consegnassero al presidente il proprio cellulare per renderlo non intercettabile. Non ho problemi ad affrontare i processi, anzi, ben vengano. Fate come vi pare, non mi importa nulla. Ma pensateci bene, pensateci per il futuro“. La proposta del parlamentare, può funzionare però solo nel caso in cui le telefonate avvengano tra eletti con il cellulare “protetto”. Altrimenti tutte le chiamate che vengono fatte all’esterno, a qualcuno che non è eletto in Parlamento, potrebbero essere comunque registrate.
(Sara Paglini)