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venerdì 20 marzo 2015

Alessandro Di Battista (M5S) sulle dimissioni del Ministro Lupi


Alessandro Di Battista (M5S) sulle dimissioni del Ministro Lupi



mercoledì 18 marzo 2015

Loro rubano e noi restituiamo Paola Taverna La7 di Martedì (VIDEO)









martedì 3 marzo 2015

Soldi in Svizzera, ecco la lista Falciani degli evasori


A rivelarla è l'inchiesta "Swissleaks" anticipata dal quotidiano francese "Le Monde". Fra i nomi anche quello del re del Marocco Mohammed VI, attori e sportivi.


Ci sono anche il re del Marocco Mohammed VI e l’attore americano John Malkovich la top model Elle MacPherson, gli attori Christian Slater e Joan Collins, i piloti di Formula Uno Fernando Alonso e Heikki Kovalainen, il calciatore Diego Forlan (nell'Inter nel 2011-2012) la stilista Diane Halfin von Furstenberg, il cantante Phil Collins tra i 100mila nomi della lista Falciani, l’elenco di personalità politiche, dello spettacolo, dello sport, ma anche dell’imprenditoria, che avrebbero evaso 180 miliardi di euro grazie all’organizzazione capillare della banca HSBC. 


A rivelarlo è l'inchiesta "Swissleaks", anticipata dal quotidiano francese "Le Monde", che parla di un dossier spettacolare e senza precedenti, con in ballo «cifre che danno il capogiro». Le anticipazioni del quotidiano transalpino sono solo una prima parte di un’indagine che i suoi specialisti hanno compiuto tra Parigi, Washington, Bruxelles e Ginevra, sulle tracce di un vasto sistema di evasione fiscale accettato e incoraggiato dalla banca HSBC, secondo gruppo bancario mondiale, attraverso la sua filiale svizzera HSBC Private Bank. Il svelato dal dipendente italo-francese Falciani. 


Almeno 180,6 miliardi di euro sarebbero transitati, a Ginevra, sui conti HSBC di oltre 100mila clienti e di 20mila società offshore, fra il 9 novembre 2006 e il 31 marzo 2007. Tra i centomila conti, settemila sarebbero intestati a cittadini italiani. A scriverlo è "L'Espresso". 
Tra i più noti lo stilista Valentino Garavani, l’imprenditore Flavio Briatore e il pilota Valentino Rossi.

sabato 28 febbraio 2015

#5giornia5stelle del 27 febbraio 2015 - #tarantotradita

Tanto lavoro questa settimana per il M5S, a cominciare da una visita al Quirinale che ha lasciato il segno: cordiale e costruttiva per tutti.
Molto meno promettente invece la sorte delle antenne RAI, con il governo che vuole vendere RaiWay a Sua Emittenza il cav. Berlusconi. Alberto Airola ci parla di questo inciucio e del conflitto di interessi mai risolto.
Andrea Colletti, invece, ci spiega bene cosa è successo con la legge sulla responsabilità civile dei magistrati, tra Camera e Senato.
La scuola poi, che per Renzi è un mero mezzo di propaganda, per il M5S va presa sul serio. Venerdì abbiamo presentato le nostre 7 soluzioni per la scuola, con una conferenza stampa alla Camera.
Di seguito Andrea Cioffi e Carlo Martelli, al Senato, spiegano perché il M5S e tutti i cittadini non ne possono proprio più di assurdi decreti come il Milleproroghe che si sta discutendo in questi giorni.
Sarebbe molto più importante pensare all'ambiente: Diego De Lorenzis invita allora tutti i tarantini a venire alla Camera il prossimo martedì, in occasione del Decreto Ilva, che viene discusso proprio mentre al Senato arriva la legge Micillo con cui il M5S cerca di mettere finalmente al bando gli ecoreati.
E sempre per pensare al territorio, Gianluca Castaldi e Sergio Puglia con un ironico video dall'aula del Senato denunciano la follia dell'IMU agricola, una tassa che penalizza chi coltiva la terra e produce cibo.
Per finire, la Palestina. Manlio Di Stefano denuncia la schizofrenia di un Parlamento che all'italiana è riuscito ad approvare due mozioni contrarie. La Palestina viene riconosciuta o no? Non si sa.





Il TG del Movimento Cinque Stelle da far vedere ad...amici...parenti...famigliari...tramite TABLET...SMARTPHONE...PC...siamo attivisti informiamo i cittadini disinformati e teniamoli al corrente di quanto succede nelle aule dei palazzi 

giovedì 26 febbraio 2015

Giannini e Renzi i numeri li stanno dando da luglio 2014


La scuola non è un gioco.

Giannini e Renzi i numeri li stanno dando da luglio 2014. E stanno tenendo anche uno spettacolo indegno. L'unica cosa che è ben chiara della Buona scuola di Renzi sono i soldi alle scuole private che ormai è un chiodo fisso del MInistro Giannini e di tutto il PD.



Anche al M5S piacerebbe tanto un un sistema di valutazione ma del ministro dell'istruzione e non ci vuole la sfera di cristallo per capire che la Giannini verrebbe subito mandata a casa da tutti i cittadini per manifesta incapacità. I docenti che lei non vuole assumere hanno superato un concorso pur se non hanno mai insegnato.

Qualcuno spieghi a Renzi e al Ministro che la scuola non è un giocattolo e i gli italiani non sono dei deficienti da prendere in giro. Noi cittadini eletti con il M5S eravamo gli inesperti, ma a differenza del dilettante allo sbaraglio oggi Presidente del Consiglio, noi ne eravamo consapevoli e ci siamo messi a lavorare e studiare depositando importanti proposte di legge che affrontano i problemi della scuola in modo strutturale. Il Bomba invece preferisce trasformare tutto in marketing, slogan, parole vuote e comparsate televisive.

"Assumiamo 150mila docenti!" "No 120mila!" "No, facciamo un piano pluriennale di assunzioni!" "Assumiamo tutti i precari delle graduatorie di esaurimento!" "No quelli che hanno vinto il concorso ma non hanno mai lavorato li lasciamo a casa!" "Cancelliamo gli scatti stipendiali per anzianità di servizio!" "No ne cancelliamo solo 2 terzi continuando ad impoverire il personale della scuola meno pagato di Europa!" Bla, bla, bla

Il ministro non può cancellare gli scatti di anzianetà senza i tavoli di concertazione con i lavoratori. Non si possono modificare gli stipendi per legge. Già per quest'anno con il blocco degli scatti stipendiali il governo ha sottratto 350 milioni ai lavoratori della scuola. Lo stipendio dei lavoratori è stato già ridotto dal governo e lo sarà ancora. Renzi non ha messo un euro su questa riforma e sarà sempre il suo problema.

Siamo stanchi. E' ora di riprenderci il paese. Iniziamo dalla scuola e dobbiamo esserci tutti a scrivere le pagine della storia. Renzi ha annullato il decreto della Buona Scuola previsto per venerdì al Consiglio dei Ministri.


mercoledì 25 febbraio 2015

Appovata la proposta M5S incentivi fiscali scuola-lavoro


Presto ci saranno INCENTIVI FISCALI per le imprese che investono nella formazione degli studenti. Si potrà finalmente intervenire a migliorare la qualità dell'alternanza scuola-lavoro che soprattutto nel centro-sud è caratterizzato dall'assenza di una rete industrale di grande imprese.

La proposta del M5S approvata in commissione cultura permette di sviluppare in tutte le aziende italiane una nuova attenzione agli studenti grazie agli incentivi fiscali per l'assunzione di personale per la formazione e l’attrezzatura di spazi lavorativi in aziende funzionali all’alternanza scuola/lavoro.

C'è ancor molto lavoro per valorizzare le piccole e medie imprese e le differenze tra i territori, costruire rete e puntare sul tessuto artigianale che in tante aree del paese può essere rivitalizzato dall'alleanza con la scuola. Con un provvedimento del genere sarà possibile dare nuova linfa anche a quegli istituti professionali come il Caselli di Napoli, un’eccellenza oltre che l’unica scuola di ceramica in Italia. Il Caselli rischia di chiudere i battenti a causa dei tagli all'istruzione. Proprio grazie ad un progetto teso a favorire l’alternanza scuola/lavoro sarebbe possibile impedire la chiusura di un polo d’eccellenza di Capodimonte coinvolgendo imprese pronte a fare un alleanza con il mondo della scuola

sabato 21 febbraio 2015

Scandalo alle primarie del PD 65€ per votare Renzi (VIDEO)


Da alcuni articoli di stampa si apprende che è stata depositata una denuncia alla Procura della Repubblica di Firenze contro il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, denuncia relativa ad una particolare dinamica nata durante le primarie del PD.


L'esposto di Martigli esprime quanto segue: Fui contattato da un cliente, mi venne proposto un accordo: votare Matteo Renzi alle primarie. Tutto questo era pagato con un compenso di 50 euro più 15 per la tessera Pd che mi sarebbe stata fatta al circolo Vie Nuove prima della votazione. Il compenso sarebbe stato pagato da un noto commercialista." Dall'integrazione di questa denuncia si apprende che il noto commercialista è Fabio Giorgetti, attuale consigliere comunale di Palazzo vecchio in quota PD.







#5giornia5stelle del 21 febbraio 2015 #GiochiDiPotere (VIDEO)




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venerdì 13 febbraio 2015

Scoppia la rissa PD SEL in aula, M5S grida ONESTA' (VIDEO)

E' quello che ha riservato la seduta notturna della Camera dedicata alle riforme, la seconda della seduta fiume decisa mercoledì sera dalla maggioranza. 

Quando sono ripresi i lavori inaspettatamente Riccardo Fraccaro ha lanciato la mediazione che avrebbe permesso di superare l'ostruzionismo del M5S: accantonare l'articolo 15 del ddl, riguardante il referendum, e votarlo a marzo, assieme al voto finale sul testo.

La proposta ha ricevuto un sostanziale "niet" dal capogruppo del Pd Roberto Speranza, il quale ha ricordato sia la contrarietà del Pd all'emendamento di M5s di un referendum senza quorum, sia la contrarietà ad un "ricatto" al Parlamento. Benché sul merito del referendum senza quorum nessun gruppo sia d'accordo, comprese le opposizioni, queste hanno invitato il Pd ad accettare l'idea dell'accantonamento.









giovedì 12 febbraio 2015

Colpo di scena del M5S in commissione lavoro al Senato


Ieri sera , dopo le 21,00 Grazie ai tre nostri voti determinanti licenziamenti collettivi non faranno parte del Jobs Act.!!!
Una misura questa che permettera' di salvaguardare centinaia di migliaia di lavoratori".
Il PD in netta difficoltà dovuta a suoi equilibri.... O meglio dire SQUILIBRI interni si accorge sul filo di lana che se andrà avanti con la macelleria sociale elettoralmente rischierebbe grosso! 
Grazie alla integrazione approvata, si chiede al Governo 'l'opportunita' di rivedere il regime sanzionatorio prevedendo la reintegrazione in caso di violazione dei criteri previsti dai contratti collettivi'".
Il M5S ha dimostrato ancora una volta di piu' di essere determinante. 
Sia come inflessibile opposizione contro ogni tipo d'ingiustizia sociale, che come forza pragmatica, disposta al dialogo senza ideologie su singoli provvedimenti condivisi che tutelano i cittadini .
Figura invece barbina da parte di uno dei veri artefici del Jobs Act, il prof. Ichino, che fresco di salto della poltrona ( da "sciolta civica al PD ) che al momento di votare .... Esce dall'aula , per rientrare dopo 5 secondi! Evidentemente non sapeva come conciliare la sua coscienza che lo porta ad avvallare i "facili licenziamenti collettivi " rispetto alla sua nuova folgorazione politica PIDDINA che gli imponeva il contrario ! Insomma davanti al dubbio amletico preferisce SCAPPARE ! E questi sono i grandi pensatori esperti di diritto del lavoro ! Auguri italiani !

Caos in Aula, M5S contro Boldrini: "Serva" (VIDEO)

Il Pd cerca di stringere i tempi per l'approvazione del ddl sulle riforme costituzionali. La Camera ha approvato la richiesta del capogruppo Roberto Speranza di una seduta fiume, un escamotage tecnico per aggirare la possibilità per ogni parlamentare di presentare sub-emendamenti. Dure proteste del M5s, che ha costretto la presidente Boldrini a sospendere la seduta. Poco prima la Lega Nord e Fi avevano ritirato tutti i propri sub-emendamenti.
Il voto è avvenuto in un caos totale. Molti deputati grillini si sono riversati dai propri banchi nell'emiciclo, dove si erano schierati i commessi a difesa dei banchi del governo, sui quali sedeva immobile il ministro Maria Elena Boschi. Subito dopo il voto i Cinquestelle hanno prima scandito slogan contro i deputati del Pd, gesticolando al loro indirizzo ("buffoni"), e poi hanno cominciato a scandire "serva, serva", verso la Boldrini che, visto il caos, ha interrotto la seduta. 



Speranza: "Voto finale entro marzo" - Speranza, dopo aver chiesto la seduta fiume, ha aggiunto che il voto finale sul ddl potrebbe avvenire la prima settimana di marzo. Tutto ciò dopo che Lega e Fi avevano ritirato i sub-emendamenti presentati nei giorni scorsi e riferiti agli emendamenti depositati da altri parlamentari di altri gruppi. Rimasti solo quelli che si riferiscono ai pochi emendamenti del relatore Emanuele Fiano. Dopo l'annuncio di Boldrini, il capogruppo della Lega Massimiliano Fedriga ha sottolineato che quella del Carroccio è una scelta "politica". Restano a questo punto sul tavolo gli emendamenti dei Cinquestelle. 

Rissa sfiorata tra deputati Ncd e Lega - Prima dell'approvazione della seduta fiume, rissa sfiorata tra deputati della Lega e di Ncd. Sergio Pizzolante era intervenuto a nome di Ncd per annunciare l'appoggio del suo gruppo alla richiesta del Pd. Pizzolante aveva chiuso invitando ad evitare "speculazioni di bassa lega", aggiungendo: "Dico non a caso 'bassa lega'". A questo punto alcuni deputati del Carroccio si sono lanciati contro di lui, difeso dai commessi. Altri deputati della Lega sono intervenuti mentre la presidente Laura Boldrini invitava alla calma.

domenica 1 febbraio 2015

Sergio Mattarella eletto dodicesimo Presidente della Repubblica



Sergio Mattarella (Palermo, 23 luglio 1941) è un politico italiano, presidente della Repubblica eletto il 31 gennaio 2015. Deputato dal 1983 al 2008, prima per la Democrazia Cristiana e poi per il Partito Popolare Italiano e la Margherita, e più volte ministro, dal 2011 è giudice costituzionale di nomina parlamentare. A gennaio 2015, con le dimissioni di Giorgio Napolitano e la necessità di una nuova elezione, Mattarella è stato nuovamente al centro delle trattative tra le principali forze politiche. Il 29 gennaio, su proposta del segretario del Partito Democratico e presidente del Consiglio Matteo Renzi, l'assemblea degli elettori del Partito Democratico ha deciso all'unanimità di votare il nome di Mattarella nella quarta votazione delle elezioni del Presidente della Repubblica senza attendere che gli altri partiti consultati sciogliessero le riserve sulla candidatura.

lunedì 19 gennaio 2015

#5giornia5stelle del 16 gennaio 2015



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venerdì 7 novembre 2014

#5giornia5stelle del 7 Novembre 2014



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sabato 18 ottobre 2014

Flash mob stop #sfasciaitalia attiva l'acqua pubblica



STOP ‪#‎sfasciaitalia‬: M5S IN CAMPO IN DIFESA DELL'ACQUA PUBBLICA - “Lo Sblocca Italia mette fortemente a rischio la ripubliccizzazione dell’acqua, decisa dagli italiani con il referendum del 2011”. Lo hanno dichiarato da Reggio Emilia, capitale del referendum del giugno 2011, le parlamentari del Movimento 5 Stelle Federica Daga e Maria Edera Spadoni che insieme alla candidata presidente della Regione Giulia Gibertoni hanno preso parte ad una affollatissima assemblea del Comitato Acqua Bene Comune. Dalle 16 poi in piazza Martiri del 7 Luglio il M5S organizzerà un flash mob a favore dell'acqua pubblica e contro lo Sblocca Italia. Evento che sarà seguito da una Agorà di parlamentari M5S con i cittadini.“Oltre alle norme all’interno dello Sblocca Italia a favore d’inceneritori, trivellazioni del suolo, privatizzazioni di servizi che cementificano il territorio, che favoriscono la corruzione e le infiltrazioni mafiose come denunciato da Libera-Riparte il Futuro, il numero due del governo Delrio ha fatto inserire nella bozza della legge di stabilità una norma che favorisce la quotazione in borsa di tutte le partecipate, beni comuni addio” denuncia Federica Daga.
“Per l’Emilia Romagna lo “Sblocca Italia” rappresenta un salto nel buio: 5 buchi neri che inghiottiranno la nostra Regione: più inceneritori, più trivelle, più cemento, appalti senza veri controlli e privatizzazioni. Se il M5S governerà l’Emilia Romagna ci opporremo con tutte le forze ad un provvedimento disastroso” ha denunciato Giulia Gibertoni, candidata presidente del M5S alle elezioni regionali di novembre.

mercoledì 8 ottobre 2014

Presidenza dell’Autorità Idrica Toscana, si rispetti lo statuto e la democrazia

Il Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua e il Forum Toscano dei Movimenti per l’Acqua esprimono grande preoccupazione in merito alle vicende che stanno interessando la Presidenza dell’Autorità Idrica Toscana (AIT).
L’Autorità Idrica Toscana è priva di presidente dal giugno scorso, quando l’allora presidente Cosimi decadde alla fine del suo mandato da Sindaco della città di Livorno. Alla presidenza dell’AIT sarebbe dovuto subentrare il neoeletto Sindaco Filippo Nogarin: questo prevedeva il regolamento dell’AIT.
A conferma di ciò la delibera n.ro 6 del 2012 con cui l’assemblea dell’AIT elegge il presidente, recita al punto 3: in caso di “decadenza dalla carica di Sindaco nel corso del triennio” di Presidenza, “subentra nella carica il nuovo Sindaco in rappresentanza del medesimo Comune.”
Secondo tale delibera Nogarin da giugno dovrebbe essere Presidente dell’AIT fino al 1 ottobre 2015, quando si conclude il triennio di Presidenza del Comune di Livorno.
Fino ad oggi è stato impedito questo naturale e legittimo avvicendamento.
Dopo i risultati del ballottaggio di Livorno, infatti, si è proceduto alla rapida modifica del regolamento dell’Autorità Idrica Toscana proprio nell’articolo riguardante il subentro dei neo eletti nelle cariche dell’AIT.
In seguito a tale modifica si è impedito che il nuovo sindaco di Livorno assumesse la Presidenza dell’AIT.
Quale esercizio della democrazia è questo?
La delibera di elezione del presidente dell’AIT dice chiaramente che nel triennio 2012-2015 la presidenza spetta al Sindaco del Comune di Livorno, come è possibile che dopo il risultato elettorale si decida di cambiare le regole e di non rispettare le deliberazioni assunte?
Quando si parla di acqua i principi democratici sono sospesi e la democrazia mostra in maniera chiara tutta la sua fragilità. Non contano le delibere, non contano i risultati di democratiche elezioni, non contano gli esiti referendari. Si pensa forse che la volontà popolare non debba interferire con l’acqua, la sua gestione e gli interessi che vi si sviluppano?
Federica Daga (M5S)
L’AIT ai sensi dell’art. 47 della legge Regionale n. 69/2011 presso il Consiglio regionale della Toscana ha la funzione di:
• tutelare i diritti dei consumatori e degli utenti;
• garantire, la qualità, l'universalità e l'economicità delle prestazioni.
Se questa funzione è esercitata nell’interesse della collettività ed a tutela del bene comune, come mai si tenta di impedire ad un Sindaco democraticamente eletto di svolgere il suo compito a servizio dei cittadini anche come presidente dell’AIT?

SI SCRIVE ACQUA SI LEGGE DEMOCRAZIA

Roma, 7 Ottobre 2014.

Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua
Forum Toscano dei Movimenti per l’Acqua

venerdì 5 settembre 2014

Federica Daga (M5S) Conversazioni sul prato


Il Comitato Acqua Pubblica Torino si indigna per il vile incendio doloso occorso questa notte ai locali dello storico Circolo Beni Demaniali attigui alla Cavallerizza Reale (Assemblea Cavallerizza 14:45), luogo della città che sta vivendo un'esperienza di vitalità culturale e democratica tra le più ricche della città di Torino.










Non si può che giungere alla conclusione che questo è un ulteriore attacco ai beni comuni da parte di chi sa approcciarsi al mondo nell'unica logica dei propri interessi speculativi. Certo le indagini faranno il proprio corso per chiarire i fatti.

Non possiamo che cingere in un abbraccio protettivo tutti gli amici che animano l'occupazione civile della Cavallerizza Reale e incitare la cittadinanza tutta ad unirsi a noi, così come a partecipare con ancor più costanza alla difesa dei beni comuni e all'attività per la ricostruzione dei luoghi danneggiati.

Il comitato Acqua Pubblica Torino