domenica 8 marzo 2020

M5S | il Corona Virus a livello informatico | Covid-19

Da oggi sul sito del Ministero della Salute e della Protezione Civile sono disponibili tutti i dati ufficiali aggiornati sul Covid-19, 
il cosiddetto Coronavirus. 

Una mappa interattiva dettagliata con informazioni approfondite, disponibili e liberamente utilizzabili da tutti.
Sembrerà strano, ma finora le informazioni ufficiali pubblicate sui siti istituzionali non sono stati dati fruibili dai cittadini, ma solo documenti PDF di resoconti giornalieri, di carattere perlopiù
nazionale con alcuni dettagli regionali e altri di livello provinciale. Senza la possibilità di poter usufruire a livello informatico delle informazioni messe a disposizione. 
Dati, quindi, da cui è quasi impossibile estrarre informazioni.

Sono intervenuti sulla questione i deputati del Movimento 5 stelle Paolo Giuliodori, Luca Carabetta e Roberto Rossini. 

«Ci è stato sollevato il problema della fruibilità dei dati pubblicati
dal Ministero della Salute e della Protezione Civile. 
I dati ufficiali pubblicati - spiegano i deputati - non sono in formato machine readable, non sono cioè direttamente accessibili da sistemi automatici di elaborazione e rappresentazione dei dati. 
In pratica non sono trasferibili sui vari programmi per computer con cui lavorare sui dati.

Ma parliamo di informazioni di fondamentale interesse pubblico, quindi è necessario che siano resi disponibili in modo dati
completi, disaggregati il più possibile e aggiornati quotidianamente. Sarebbe auspicabile anche una licenza aperta».

Dall’inizio della diffusione del Coronavirus in Italia giornalisti, scienziati, ricercatori, enti, addetti ai lavori hanno utilizzato i dati sulla diffusione del fenomeno, per creare grafici, mappe, report, analisi, statistiche, previsioni. Sempre, ci auguriamo, partendo da dati ufficiali. Solo che è molto complicato riuscire a farlo se i dati non sono abbastanza esaustivi e liberamente utilizzabili. 


È difficile valutare le variazioni nel tempo o fare aggiornamenti giornalieri dettagliati, cosa fondamentale per tracciare l’evoluzione e la diffusione a livello capillare del fenomeno.

Grazie alla pronta collaborazione con il Ministero per l’Innovazione e il ministro Paola Pisano, da oggi è possibile l’accesso automatico a tutti i dati ufficiali sul Covid-19. 
Una conquista non di poco conto, perché possono essere sfruttati per fornire servizi, infografiche, statistiche, analisi dettagliate e puntuali sul fenomeno, molto utili ai cittadini per avere una maggiore comprensione della reale entità dell’epidemia.

lunedì 2 dicembre 2019

VIDEO | Giuseppe Conte informativa sul MES




Un anno fa l'Italia si è espressa secondo il mandato parlamentare


«Sono qui per l'informativa sulle modifiche al Mes non solo perché doverosa dopo la richiesta ma anche perché ho sempre cercato di assicurare una interlocuzione chiara e trasparente con Il Parlamento». Lo dice il Presidente Del Consiglio Giuseppe Conte in Aula alla Camera per le
comunicazioni sul Mes. Il presidente del Consiglio attacca duramente il leader della Lega Salvini e la leader di Fdi Giorgia Meloni: «Chi è all’opposizione sta dando prova di scarsa cultura delle regole e mancanza di rispetto per le istituzioni». L’informativa di Conte si svolge in un clima di forte tensione tra i parlamentari presenti.



Le accuse all’opposizione

Durissimo e senza mezzi termini l’attacco all’opposizione. «Mi sono sorpreso, se posso dirlo, non della condotta del senatore Salvini, la cui “disinvoltura” a restituire la verità e la cui “resistenza” a studiare i dossier mi sono ben note, quanto - ha detto Conte - del comportamento della deputata Meloni» nel «diffondere notizie allarmistiche, palesemente false» sul Mes. E ancora: «È stato anche detto che il Mes sarebbe stato già firmato, e per giunta di notte. Anche chi è all’opposizione ha compiti di responsabilità» ha sottolineato Conte. «Una falsa accusa di alto tradimento della Costituzione è questione differente dall’accusa di avere
commesso errori politici o di avere fatto cattive riforme: è un’accusa che non si limita solo a inquinare il dibattito pubblico e a disorientare i cittadini, è indice della forma più grave di spregiudicatezza perché pur di lucrare un qualche effimero vantaggio finisce per minare alle basi la credibilità delle istituzioni democratiche e la fiducia che i cittadini
ripongono in esse».


La ricostruzione dei fatti e la posizione dell’Italia

«Posso dunque affermare che, poco meno di un anno fa - ha minuziosamente ricostruito Conte - l’Italia, da me rappresentata, si è espressa in sede europea in maniera perfettamente coerente con il mandato ricevuto da questo Parlamento. Su tali basi è stato dato l’incarico all’Eurogruppo di procedere alla predisposizione di una bozza di revisione del Trattato Mes». Conte ha poi rivendicato che la Lega - che oggi lo attacca sul Fondo salva Stati - a giugno in aula aveva espresso valutazioni in linea con le sue. «Nelle comunicazioni rese il 27 giugno 2018, benché tema centrale fosse quello dell’immigrazione, ho voluto affrontare in modo esplicito anche la questione relativa alla riforma del Mes. 



Al riguardo, ho affermato: “Non vogliamo un Fondo monetario europeo che, lungi dall’operare con finalità perequative, finisca per costringere alcuni Paesi verso percorsi di ristrutturazione predefiniti con sostanziale esautorazione del potere di elaborare in autonomia politiche economiche
efficaci”. Nel corso del conseguente dibattito alla Camera, la maggior parte dei deputati intervenuti non ha affrontato l’argomento, ad eccezione dell’onorevole Gelmini (Forza Italia) e dell’onorevole Molinari (Lega). Entrambi si sono limitati a esprimere valutazioni di principio, peraltro coerenti con l’indirizzo espresso sul punto nel mio intervento».

(Fonte: ilSole24ore)

venerdì 8 novembre 2019

GIULIA GRILLO | che strano paese è il nostro


Buongiorno a tutti !
allora, vi sono piaciuta ieri a "Un giorno da Pecora" ?
Certo, che strano paese è il nostro. 



(di Giulia Grillo) 
Se un ex ministro balla qualche secondo in uno studio radiofonico va su tutti i quotidiani on-line, ma se prova a fare il suo lavoro da parlamentare l'unico spazio che trova è qui sui propri profili social.
Comunque sia, l'importante è rimanere in contatto e così, dopo i "balli scatenati", oggi vorrei commentare insieme a voi un articolo pubblicato su Il Sole 24 Ore "La manovra per la sanità - Farmaci, imprese in coro: cambiare i tetti sulla spesa".
Intanto una premessa, come forse non tutti sanno, da quando ho terminato l'esperienza di Ministro della salute sono tornata in Parlamento e attualmente sono componente della XIV Commissione che si occupa delle Politiche dell'Unione Europea. I temi in questione sono diversi ma, come credo sia normale, gli aspetti di carattere sanitario catturano sempre la mia attenzione soprattutto quando si intrecciano con le politiche portate avanti a Lungo Tevere Ripa.
Ho trovato importante (https://bit.ly/2WTq2b6) che dopo l'approvazione della nostra Risoluzione sulla trasparenza dei mercati dei medicinali, presso l'Organizzazione Mondiale della Sanità, ben 9 paesi (Belgio, Olanda, Lussemburgo, Danimarca, Irlanda, Portogallo, Lituania, Svizzera, Norvegia) abbiano deciso di collaborare per migliorare la negoziazione dei prezzi con le aziende farmaceutiche.
Allo stesso modo, apprendere che per Martin Seychell, vice Direttore Generale del Dipartimento Salute e sicurezza alimentare della Commissione Europea, il modello di business dell'industria farmaceutica rispetto all'accesso dei medicinali debba cambiare, è un altro segnale importante che dimostra la giusta direzione intrapresa nella mia esperienza al Ministero.
Tutto questo che vi ho appena accennato, però, non lo ritrovo nelle dichiarazioni presenti nell'articolo de IlSole24Ore. Spero che il nostro vice ministro non dimentichi la nostra Risoluzione sulla trasparenza e dunque faccia in modo che anche l'Italia aderisca alla collaborazione di cui vi accennavo prima. Allo stesso modo mi auguro che, rispetto ai temi affrontati nell'articolo di Marzio Bartolomi e Barbara Gobbi, al Ministero della salute si segua quanto previsto nella governance della farmaceutica e dei dispositivi medici, documenti che abbiamo approvato pochi mesi fa dopo un intenso lavoro da parte di esperti dei due settori.
In particolare, rispetto alla farmaceutica, la rimodulazione dei tetti non può rimanere un'azione isolata, ma deve essere accompagnata dai tanti interventi già ben descritti nel documento della Governance. Pochi giorni prima di andar via, condiviso con il Ministro dell'economia e delle finanze, ho firmato il decreto con i quali sono dettati i nuovi criteri e le modalità a cui l'AIFA si deve attenere nel determinare, mediante negoziazione, i prezzi dei farmaci rimborsati dal Servizio sanitario nazionale. Un provvedimento che può dare un apporto determinante nelle scelte di AIFA. D'altronde, che sia necessario un cambio di passo, lo dimostra l'evidenza scientifica come nel caso di un recente articolo pubblicato sul British Medical Journal che segnala l'assenza di benefici aggiuntivi nella maggior parte dei nuovi farmaci introdotti in commercio (https://bit.ly/36KpPeU). Insomma, i pazienti devono avere a disposizione tutte le cure realmente innovative ed efficaci, ma occhio ai prezzi, perché diversamente non ci sarà tetto di spesa in grado di contenere tutte le proposte delle aziende.
Non vi tedio oltre, ma prima di salutarvi fatemi aggiungere un altro elemento sempre in tema di farmaci. Sono contenta della norma che abbiamo inserito nel Decreto Calabria riguardo la carenza dei medicinali e in particolare la possibilità di effettuare il blocco temporaneo delle esportazioni per prevenire o limitare stati di carenza o indisponibilità. 
L'AIFA lo sta mettendo in pratica, anche grazie alla collaborazione con tutta la filiera della distribuzione. 
E non sono poche le persone che incontro e che mi ringraziano. 
Sono io che ringrazio voi per l'affetto e la fiducia che continuate ad avere nei miei confronti.