domenica 28 agosto 2016

TTIP: Salta il trattato di libero scambio Usa-Ue (VIDEO)



Il vicecancelliere e ministro dell’Economia tedesco, Sigmar Gabriel, ammette il fallimento dei negoziati Usa-Ue sul trattato di libero scambio (Ttip). «I negoziati con gli Stati Uniti sono effettivamente falliti perché come europei non possiamo accettare supinamente le richieste americane» ha detto il ministro socialdemocratico in un'intervista alla rete tedesca Zdf, sottolineando come ormai «non ci sarà più alcun passo avanti, anche se nessuno lo vuole ammettere veramente». Gabriel ha anche sottolineato che in 14 round di colloqui le parti non hanno trovato un'intesa su un solo capitolo dei 27 sul tavolo.
I negoziati, avviati nel 2013, non hanno mai avuto vita facile. Non solo la Germania ma anche la Francia non ha mai nascosto le perplessità per quello che sembrava uno strumento unilaterale americano.
In realtà non giunge inaspettata una dichiarazione del genere vista la congiuntura politica di qua e di là dell’Atlantico. Già a maggio sui media americani si poteva leggere che l’accordo sul Ttip era morto quando il candidato repubblicano Donald Trump e la candidata democratica Hillary Clinton hanno iniziato a dire le stesse cose: il primo lo attacca ogni giorno, le ultime dichiarazioni della seconda sono state all’insegna di «dubbi e preoccupazioni».



L’America aspetta infatti le elezioni presidenziali di novembre e Hillary Clinton ha fatto marcia indietro sul Ttip che un tempo appoggiava in linea con Obama perché la questione in patria è tutto fuorché popolare: in tempi in cui i due candidati alla Casa Bianca promettono il ritorno di manodopera che non tornerà più, parte dell’opinione pubblica vede nel trattato una ulteriore minaccia alla working class americana impoverita. Una paura che Trump ha cavalcato da subito e a cui Clinton ha ceduto anche per non perdere quell’elettorato democratico che ha sostenuto il suo sfidante interno, Bernie Sanders. Allo stesso tempo, l’attuale presidente Obama ha il potere dell’anatra zoppa (lame duck) - così si chiama il presidente a fine mandato - e un Congresso ostile.
In Europa chi dovrebbe decidere non se la passa meglio: sia la Francia sia la Germania aspettano le elezioni nel 2017 per cui prima della fine del prossimo anno qualsiasi iniziativa sarebbe improduttiva perché manca un mandato forte agli attuali leader. E perché, come in America, parte dell’opinione pubblica si è schierata contro l’accordo in nome della tutela dei posti di lavoro e dell’ambiente nonché la paura per gli Ogm (si veda il video sotto, la manifestazione a Berlino un anno fa).
All’inizio dell’estate, già il ministro italiano dello sviluppo economico Carlo Calenda aveva avvertito che il Ttip era in bilico: «Il Ttip - aveva detto - secondo me salta perché siamo arrivati troppo lunghi sulla negoziazione» quindi «sarà molto difficile che passi e sarà una sconfitta per tutti».

(fonte ilsole24ore)

venerdì 26 agosto 2016

Matteo Montesi Youtuber italiano spiega il motivo dei terremoti




Matteo Montesi noto YOUTUBER Italiano, in questo VIDEO al minuto 8,46 ci spiega i motivi di questi ripetuti terremoti.
Nella sua semplicità e in qualità di neofita di tellurica, con semplici esempi fa comprendere bene il senso di questi cataclismi. 




mercoledì 24 agosto 2016

VIDEO del terremoto ad AMATRICE del 23 Agosto 2016






"In queste ore il lavoro continua e dobbiamo attrezzarci per l'emergenza delle prossime ore, giorni e settimane. Ma ora la priorità è scavare". Lo ha detto il premier Matteo Renzi.
"Nel tardo pomeriggio sarò nelle zone colpite" dal sisma. Lo ha annunciato il premier Matteo Renzi.
"Dico grazie a chi da subito da stanotte alle 3,37 si è mobilitato, i volontari, la Protezione civile, la macchina della solidarietà si è messa subito in modo. Dico grazie a tutti coloro che sono intervenuti e hanno scavato a mani nude". Lo ha detto il Premier Renzi nel corso di una breve conferenza stampa a Palazzo Chigi.
"Non lasceremo nessuno da solo, nessuna famiglia, nessun Comune, nessuna frazione". Così Matteo Renzi in una dichiarazione. Il premier ha poi aggiunto - ringraziando i volontari e la Protezione Civile, che gli "italiani danno il meglio nei momenti di difficoltà".
"L'Italia piange i propri connazionali e mostra al mondo intero le lacrime ma anche il cuore grande dei volontari, della protezione civile e delle istituzioni". Lo ha detto il premier Matteo Renzi in una dichiarazione sul sisma che ha colpito il centro Italia.

martedì 23 agosto 2016

Roberto Benigni, la Costituzione più bella del Mondo (VIDEO)



Solo i morti e gli stupidi non cambiano mai idea. Questa frase, persino più famosa di James Russell Lowell al quale è attribuita, quando si critica i politici non vale mai. Certo, Lor signori per conservare la poltrona ci hanno abituato alle più ardite piroette e molte scelte senza coerenza non sono segno della loro vivacità di pensiero ma la prova della nostra stupidità per averli votati. In politica, come in mille circostanze della vita, modificare alcune opinioni è però intelligente e spesso assolutamente necessario rispetto a condizioni generali che a loro volta cambiano. Per questo ai nostri politici, e prima ancora alle nostre coscienze, non chiediamo di tenere sempre posizioni rigide e non modificabili, ma valori – questi sì – mai sindacabili. Dalla confusione tra coerenza sulle scelte e coerenza sui valori è nata una polemica che intasa da giorni i social network e parte del dibattito politico. Bersaglio dello scandalo è Roberto Benigni, personaggio al quale una Destra sedicente liberale e meritocratica non perdona l’incoerenza di essere un artista di Sinistra, ma anche ricco e ben pagato per i suoi lavori.
Questa Destra, che proprio con il concetto di coerenza ha qualche problema da affrontare, scalpita perché Robertaccio ieri diceva No alla riforma della Costituzione e oggi invece ci ha ripensato e dice Sì, accontentando il monarca di turno Matteo Renzi e facendo pure cassa grazie alla Rai che ha ritrasmesso il suo spettacolo sulla Costituzione più bella del mondo. E dire che Benigni ha spiegato bene in un’intervista a Ezio Mauro che i valori della Carta, dei quali parla nel suo show, non c’entrano nulla con le modifiche della legge Boschi, che infatti non intacca minimamente quegli inalienabili principi fatti propri dai nostri Padri costituenti. Così la polemica va avanti tra fazioni predeterminate, che come pugili suonati si colpiscono senza capire di aver completamente sbagliato il loro ring. La vicenda infatti è più seria e complessa della presunta incoerenza di un attore o di un’intera parte politica sul destino della Costituzione.





NUOVO MONDO
Solo chi ha i prosciutti davanti agli occhi può ancora negare che la Carta senta addosso tutta la pesantezza dei suoi anni. Un tempo durante il quale sono avvenute trasformazioni epocali: dalla caduta del muro di Berlino alla nascita di Internet e alla globalizzazione. La nostra Costituzione era frutto di un accordo geopolitico e storico che oggi non ha più senso. L’Italia (con il delicato ruolo del Vaticano) restava dalla parte del Patto Atlantico (e non nel Patto di Varsavia, nonostante avesse il più numeroso partito comunista del mondo dopo Russia e Cina) in cambio dell’assoluta certezza che mai si sarebbe potuto ricostituire un regime come quello fascista. Per questo motivo la Costituzione si basò sul bicameralismo perfetto e potenziò la forza del Parlamento (dove la Sinistra controllava molte Commissioni) rispetto al potere del Governo. Ora tutto quel mondo non esiste più, così come i motivi per frenare un potere esecutivo che ha necessità di essere veloce ed efficace. Una situazione che in piccola parte, di fatto, si verifica da tempo con il regolare ricorso alla fiducia parlamentare, con cui si esautorano le Camere.
FALSI PROBLEMI
Sulla necessità di fare una riforma come quella Costituzionale, dunque, nessuno dovrebbe dubitare. Il problema vero – o se preferite, il ring dal quale i pugili si stanno tenendo distanti – è la combinazione tra la riforma Costituzionale pasticciata che ci viene proposta e la parallela riforma elettorale. Se infatti è assolutamente vero quello che sostiene il premier – e cioé che la Riforma Costituzionale non ne amplifica i poteri – respingendo la teoria dell’uomo solo al comando, la nuova Costituzione crea un effetto ben diverso se si somma alla riforma elettorale. Una tale accoppiata permetterà a un partito col 20% dei voti di avere il premier, una maggioranza schiacciante in Parlamento, nominare indisturbatamente i componenti della Corte costituzionale, del Csm, i manager pubblici e via dicendo, senza una seconda Camera di compensazione. Calando il progetto generale nella situazione attuale, di fatto si consegnano al signor Renzi Matteo da Firenze le chiavi di Palazzo Chigi per almeno un decennio. Questa è dunque la partita vera, dietro la quale un Centrodestra ormai disfatto non sa opporre resistenza (e molti suoi esponenti stanno trattando per un paracadute offerto da Verdini o uno strapuntino nel futuro Partito della Nazione). Allo stesso modo, nella Sinistra e nel Pd si stanno regolando tutti i conti, con gli ultimi stracci che voleranno al congresso dem dopo il referendum di ottobre. Appuntamento al quale arriveremo con una Costituzione cambiata ma purtroppo non con una Costituzione migliore.
di Gaetano Pedullà

lunedì 22 agosto 2016

Mobilitazione degli insegnanti per disabili nella Regione Marche


Il presidente del Consiglio regionale Antonio Mastrovincenzo ha ricevuto una delegazione di docenti destinati a istituti scolastici fuori regione, in attuazione della mobilità prevista dalla legge 107 e a causa di alcuni errori di procedura nella gestione dei trasferimenti interprovinciali. "Comprendo i disagi che questa situazione implica e soprattutto le conseguenze sul piano della continuità didattica", ha detto Mastrovincenzo, annunciando un incontro con l'assessore all'Istruzione Loretta Bravi. Il gruppo di insegnanti 'Assegnazioni provvisorie ora' raccoglie circa 200 docenti, la maggior parte di sostegno, e prima di essere ricevuto dal presidente ha manifestato, con le rappresentanze sindacali della scuola, davanti alla sede dell'Ufficio scolastico regionale. La portavoce Francesca Marconi Sciarroni ha spiegato che "si stanno mobilitando insegnanti di tutte le province e molte associazioni di famiglie con ragazzi disabili. Chiediamo di spendere la nostra specializzazione nelle Marche".

Fonte (ANSA)

domenica 14 agosto 2016

Chiara Appendino (M5S) risolve il problema delle alghe nel fiume Po


Il fiume Po è una risorsa irrinunciabile per i torinesi da un punto di vista ambientale, economico e turistico. In quanto tale è dovere dell'Amministrazione e di tutti noi cittadini prendersene cura.
Proprio con questo obiettivo nasce la campagna "Un Po più tuo", al fine di tutelare il nostro fiume e sensibilizzare la Città sulla sua importanza.
Nell'ambito di questa campagna, nella mattina di oggi 11 Agosto si sono svolte le operazioni per estirpare una pianta infestante chiamata Myriophyllum acquaticum, in risposta a una problematica monitorata da tempo dagli uffici competenti e segnalata da alcuni cittadini.

Ciò che oggi ha fatto davvero la differenza è stata la collaborazione di diverse Istituzioni a più livelli per affrontare il problema.

Voglio dunque esprimere tutta la mia gratitudine alle divisioni Ambiente di Città di Torino, Regione Piemonte e Città Metropolitana di Torino, agli esperti di ARPA Piemonte, Enea e Ipla, agli operatori di Amiat e GTT Gruppo Torinese Trasporti, agli agenti della Polizia Municipale, ai volontari della Protezione Civile, a Legambiente e alle storiche società remiere di Torino.

Tutti insieme hanno dato manforte agli Assessori Maria Lapietra e Alberto Sacco estirpando a mano la pianta in un intervento durato tre ore.
Si tratta solo della prima fase di una programmazione di lungo periodo a cui ne seguiranno altre sulle quali vi terrò aggiornati.
L'Ambiente è un patrimonio fondamentale di tutti: solo rispettandolo e collaborando a migliorarlo potremo lasciarlo migliore di come lo abbiamo trovato.
Per questo conto su ognuno di voi

(Chiara Appendino SINDACO di Torino)