domenica 9 novembre 2014

Trovato polistirolo all’interno dell’argine crollato a Carrara (VIDEO)



CARRARA, STORIE DI ORDINARIA FOLLIA ... !

Nonostante le molte segnalazioni, gli avvisi, le mail, le lettere inviate... dopo gli allarmi incessanti, sulla situazione dell'argine destro del fiume Carrione, Marina di Carrara ha avuto una delle più disastrose catastrofi della sua storia!

UN'ALLUVIONE CON MIGLIAIA DI PERSONE IN GINOCCHIO E CON DANNI INCALCOLABILI!

Le responsabilità dello stato del nostro territorio sono duplici, tecnico progettuali e politiche.
Una terra devastata negli ultimi anni da un fiume che ha già ucciso persone, un fiume che andava messo in sicurezza dal monte al mare... un territorio con uno spolpamento continuo delle montagne , ha dei responsabili!
Una città che nonostante abbia il così detto”oro bianco”, (quindi risorse incommensurabili), che diventa in poco tempo una delle città più indebitate d'italia, ha dei responsabili! 

La magistratura farà le dovute indagini nella zona dell'argine messa sotto sequestro per la parte tecnica progettuale. 
Per la parte politica la cittadinanza prenderà atto e deciderà se chi ha amministrato per così tanti anni deve rimanere o se ne deve andare a casa!
Ieri in consiglio comunale , alla fine della accesa seduta, dopo che i cittadini esasperati avevano chiesto a gran voce le DIMISSIONI del sindaco , io e la mia collega Portavoce, Questore al Senato, Laura Bottici, abbiamo rivolto delle domande al sindaco Zubbani, che si è rivolto a noi iniziando col dire che ”facciamo parte della CASTA DEL SENATO”...!
Mi duole sentire dire dal sindaco della mia città una tale affermazione, anche perché la CASTA è la parte della politica che in questi anni ha impoverito e distrutto il nostro paese , la casta è quella cosa che gestisce il bene pubblico come se fosse il proprio bancomat, e questa frase detta al M5S è paradossale.
Le ns. scelte sin dall'inizio sono di non avvantaggiarsi dei privilegi della casta, e di far scegliere ai cittadini come gestire il bene pubblico, in più ricordo il nostro RIFIUTARE rimborsi elettorali e gran parte dei ns. compensi personali, che ridiamo ai cittadini italiani. 
Anzi, colgo l'occasione e invito il nostro sindaco , così come facciamo noi da quando siamo state elette, a versare sistematicamente il suo 50% dello stipendio (suo e di tutta la giunta comunale) ai cittadini di Carrara colpiti dall'alluvione, sarebbe un gesto di solidarietà e vicinanza a chi ha perso tutto !


sabato 8 novembre 2014

La battaglia del futuro? Sudditi o Sovrani! – Intervento strepitoso!






Alessandro Di Battista (M5S) Mettiamocelo bene in testa. La battaglia che parte oggi e che caratterizzerà i prossimi anni non è più quella tra destra e sinistra, categorie senza alcun senso che ci hanno bruciato il cervello. 

La battaglia è tra chi vuole riprendersi la sovranità, sia essa monetaria, alimentare ed energetica e quelli che vogliono continuare a cederla agli organismi internazionali. Alla NATO, alla BCE (Banca Centrale Europea) al FMI (Fondo Monetario Internazionale).

Il TTIP (Trattato di libero commercio USA-UE) è un modo per cedere sovranità e diventare ancora più sudditi!
Chi non capisce questo è fuori dalla Storia. Ne ho parlato in aula, in un’aula staccata dalla realtà, un’aula che pensa al petrolio, al cemento, alle discariche quando la nostra ricchezza è la sovranità!

venerdì 7 novembre 2014

#5giornia5stelle del 7 Novembre 2014



Il TG del Movimento Cinque Stelle da far vedere ad...amici...parenti...famigliari...tramite TABLET...SMARTPHONE...PC...siamo attivisti informiamo i cittadini disinformati e teniamoli al corrente di quanto succede nelle aule dei palazzi 

Arriva in Parlamento la questione dell’area ex Montedison di Falconara grazie a Donatella Agostinelli M5S

Lacune nell'iter della bonifica, da anni si aspettano risposte .

Presentata interrogazione al Ministro dell’Ambiente, al Ministro dei Beni e delle Attività Culturali, al Ministro della Salute, nonché al Ministro dello Sviluppo Economico, per avere delucidazioni con riguardo al sito della ex Montedison di Falconara che, secondo recenti fonti stampa, sarebbe interessato da un progetto per la realizzazione di un parco turistico commerciale che comprenderebbe i lavori di messa in sicurezza e bonifica del sito. L’area della ex Montedison fa parte del SIN di Falconara; si tratta infatti di un sito altamente inquinato con grave rischio per la salute dei cittadini e l’ambiente. Con riguardo ai SIN l’art 252 del Testo Unico Ambiente attribuisce al Ministero dell’ambiente sia la titolarità del procedimento di bonifica che i poteri sostitutivi per il caso di inerzia nell’esecuzione di tali interventi da parte del responsabile dell’inquinamento o da parte del proprietario del sito contaminato. Il SIN di Falconara è stato istituito con Legge 179/2002 e successivamente perimetrato con DM 26/02/2003. Attualmente i proprietari dell’area ex Montedison sono tre. 
Nel 2001 la procura della Repubblica di Ancona ha disposto il sequestro del sito ed ha disposto una perizia. Nella relazione del consulente della Procura si legge che “l’intera area abbisogna di un intervento di bonifica e/o di messa in sicurezza in conformità al D.M. 471/99”; il costo dell’intervento è stato stimato in 70 milioni di euro. 
Anche le indagini di caratterizzazione parziali condotte dalle aziende proprietarie del sito hanno riportato la presenza di metalli pesanti cancerogeni, per valori in alcuni casi superiori di quasi seicento volte rispetto ai limiti di legge, sia nei terreni che nelle falde. 
Eppure, nonostante gli allarmanti esiti di tali indagini, l’iter procedurale per la bonifica ha subito un arresto: finora è mancata la trasmissione dell’analisi di rischio sito specifica che i proprietari dei siti inquinati sono tenuti a fornire, ai sensi dell’art 242 comma 4 TUA, entro 6 mesi dalla approvazione del piano di caratterizzazione (approvazione avvenuta fin dal gennaio 2005). 
In seguito alla perdurante inerzia delle aziende proprietarie, il Ministero dell’Ambiente, con una lettera del 10 luglio 2010, ha quindi messo formalmente in mora i proprietari dell’area. 
Da allora, nonostante l’inerzia dei proprietari sia continuata, il Ministero dell’Ambiente non ha ancora attivato il pur doveroso esercizio dei poteri sostitutivi di cui all’art 252 comma 5 TUA, con conseguente grave nocumento per l’Ambiente e la Salute dei cittadini.
Recentemente si è appreso da fonti stampa che l’area della ex Montedison fa parte di un progetto di recupero che prevede la realizzazione di un Parco integrato turistico Commerciale per un investimento di circa 140 milioni di euro, di cui 5 milioni destinati alla realizzazione degli interventi di bonifica.
Il promotore dell’iniziativa è la società General consulting srl che agirebbe per conto di investitori stranieri, la cui identità non è stata ancora resa nota. 
Nel progetto tutte le strutture pre-esistenti saranno mantenute, così da rispettare il vincolo di interesse archeologico che grava sul sito dal 2004.
Alla luce di tutti questi fatti ho quindi chiesto ai Ministri interrogati:
- per quali ragioni, ad oggi, a fronte della perdurante inerzia dei proprietari, anche con riguardo alla omessa trasmissione della analisi rischio specifica, non siano stati ancora attivati da parte del Ministero dell’Ambiente i poteri sostitutivi di cui all’art 252 comma 5 TUA, anche ai fini dell’esercizio dell’azione risarcitoria per danno ambientale
- quali provvedimenti intendano adottare, anche sul piano sanzionatorio, oltre che nei confronti degli attuali proprietari del sito, anche nei confronti dei precedenti proprietari e dei responsabili dell’inquinamento, in specie alla luce del principio comunitario “chi inquina paga”
- se ritengano congrui i 5 milioni di Euro previsti dal progetto della General Consulting per la realizzazione degli interventi di bonifica inclusi nella realizzazione del Parco integrato turistico commerciale e, ciò, soprattutto alla luce della relazione peritale redatta nel 2001, su incarico della Procura di Ancona , che invece stimava i costi di bonifica in 70 milioni di Euro.

(Donatella Agostinelli M5S)

mercoledì 5 novembre 2014

Sfiducia ALFANO adesso in diretta dalla camera dei Deputati


Monica Maggioni non risponde, ma le domande restano (Alberto Airola)


Roma, audizione Maggioni-RaiNews
Una montagna di banalità, condite di nulla, e un silenzio assoluto sui motivi del flop clamoroso di Rai News: se il futuro della Rai è Monica Maggioni, tanto vale rinunciare al servizio pubblico tv.


Anche in Parlamento la rampante Maggioni ha beneficiato dello stile embedded che l’aveva resa famosa come reporter: nell’audizione di oggi, infatti, si è capito che tra i due guanciali delle larghe intese potrà dormire sonni tranquilli e sognare nuove poltrone. È il ritratto vivente del renzismo, tutta forma e poca sostanza, senza un’idea precisa di dove andare: non c’è una risposta che ci abbia soddisfatto sul futuro del canale, sulla sua collocazione nel progetto di riforma dell’informazione Rai. E naturalmente nemmeno sulla sua partecipazione alla riunione del Bildelberg, nonostante la richiesta specifica della collega Liuzzi”.

Come mai Rai News ha uno share dello 0,4%, a fronte di investimenti di svariate decine di milioni e a un’iniezione di decine di giornalisti? Come si spiega un risultato così ridicolo, anche a fronte di competitor con mezzi minori (tipo Sky Tg 24) ma con una reputazione ben più alta? E come si spiega l’irrilevanza totale del sito rainews.it, al 298esimo posto del ranking Alexa, mentre quello di Skytg24 è al 46esimo? Sono tutte domande alle quali Monica Maggioni avrebbe dovuto rispondere, ma non lo ha fatto: accade, quando invece di pensare al presente buio della rete che dirigi, ci si preoccupa solo di cercare un posto al sole alla corte di Renzi.


Alberto Airola - Movimento 5 Stelle