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martedì 6 agosto 2019

Reddito di Cittadinanza: Per il M5S "altro che flop"


L'INPS ha pubblicato l’Osservatorio sul Reddito di Cittadinanza, i dati aggiornati sulle domande di Reddito e Pensione di Cittadinanza. A commentare la notizia i parlamentari marchigiani del Movimento 5 stelle Donatella Agostinelli, Mauro Coltorti, Paolo Giuliodori, Martina Parisse, Sergio Romagnoli e Patrizia Terzoni. 



"Al 17 luglio 2019 - spiegano - risultano pervenute all’INPS oltre 1,4 milioni di domande, di cui 905 mila accolte, circa il 65%. 104 mila sono ancora in fase di lavorazione (7%) e 387 mila sono invece state respinte o cancellate (28%). Delle 905 mila domande accettate, 793 mila riguardano il Reddito, con 2,1 milioni di cittadini coinvolti, mentre le restanti 112 mila sono Pensioni, di cui beneficiano 128 mila persone. L’importo medio mensile è pari a 489 euro, 526 per il Reddito e 207 per la Pensione".
Questo il quadro complessivo, ma i portavoce pentastellati entrano nel dettaglio dei numeri a livello locale. "Per quanto riguarda le Marche - specificano - sono state presentate 25.651 richieste, di cui: 13.833 accolte, 1.661 in lavorazione e 10.157 respinte. La misura tocca 32.063 persone, con un importo medio mensile di 413 euro. Nella provincia di Ancona sono andate a buon fine 4.354 domande, che coinvolgono 10.489 persone. L'importo medio è 409 euro".

Piuttosto soddisfatti i parlamentari 5stelle, che rispediscono al mittente le molte critiche di questi mesi: "a chi parla di flop, di risultati sotto le attese, rispondiamo con i numeri. 905 mila domande andate in porto in meno di 4 mesi, con più di 2 milioni di cittadini interessati. E facciamo anche notare - aggiungono - come nel solo mese di giugno siano arrivate quasi 100 mila richieste. Altro che flop. Sono numeri importanti, che dimostrano invece la bontà del nostro provvedimento".
"Grazie al Reddito e alla Pensione di Cittadinanza - concludono i parlamentari anconetani - stiamo costruendo le fondamenta di uno Stato più giusto. Stiamo aiutando tante persone in difficoltà, persone che vivevano nella miseria, che non sapevano come arrivare alla fine del mese. Persone che non avevano futuro e che adesso invece hanno di nuovo una speranza. Tutto il resto sono solo chiacchiere".

Ecco l'elenco delle domande accolte nei vari Comuni della provincia di Ancona:
Agugliano 25, Ancona 1366, Arcevia 35, Barbara 12, Belvedere Ostrense 16, Camerano 30, Camerata Picena 11, Castelbellino 29, Castelfidardo 109, Castelleone di Suasa 9, Castelplanio 14, Cerreto d'Esi 36, Chiaravalle 167, Corinaldo 22, Cupramontana 46, Fabriano 342, Falconara Marittima 311, Filottrano 41, Genga 11, Jesi 401, Loreto 123, Maiolati Spontini 29, Mergo 9, Monsano 13, Monte Roberto 20, Monte San Vito 27, Montecarotto 12, Montemarciano 76, Morro d'Alba 16, Numana 29, Offagna 12, Osimo 192, Ostra 40, Ostra Vetere 21, Poggio San Marcello 5, Polverigi 14, Rosora 17, San Marcello 9, San Paolo di Jesi 0, Santa Maria Nuova 33, Sassoferrato 85, Senigallia 409, Serra de' Conti 7, Serra San Quirico 20, Sirolo 19, Staffolo 11, Trecastelli 73.

giovedì 11 luglio 2019

Maltempo nelle Marche | GIULIODORI M5S | chiederemo stato di emergenza


“Sono rientrato ieri da Roma per vedere con i miei occhi gli effetti del terribile nubifragio che ci ha colpito e monitorare la situazione” così l’oorevole osimano Paolo Giuliodori nella sua dichiarazione del post maltempo che ha colpito la Riviera del Conero “A Numana la situazione è già tornata alla normalità, gli stabilimenti balneari hanno riaperto e i turisti sono di nuovo sulle spiagge. 


Intanto ieri alla Camera abbiamo chiesto al governo di dichiarare il prima possibile lo stato di emergenza per attivare l'intervento della Protezione Civile e di accedere ai fondi per il risarcimento dei danni. Una bufera incredibile si è abbattuta sulle Marche, un evento catastrofico di dimensioni eccezionali. La situazione è grave e c’è bisogno dell’intervento urgente del governo. 

Si sono subito resi operativi i parlamentari del Movimento 5 stelle, nello specifico i deputati che fanno parte delle commissioni di riferimento: Patrizia Terzoni, vicepresidente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici alla Camera, e Paolo Giuliodori, membro della Commissione Finanze alla Camera. 




Queste le dichiarazioni di Patrizia Terzoni «Nel mio intervento di fine seduta alla Camera ho chiesto ufficialmente al governo di dichiarare lo stato di emergenza per tutte le regioni colpite dal maltempo di ieri: Marche, Abruzzo ed Emilia Romagna». 
Mentre Giuliodori sottolinea «C’è bisogno della massima urgenza, in modo da permettere quanto prima alla Protezione Civile di attivare gli interventi di assistenza alla popolazione, ripristino della funzionalità dei servizi pubblici e delle infrastrutture di reti strategiche. Oltre a provvedere alla ricognizione dei danni». 

Come dichiarano infatti la deputata fabrianese e il deputato osimano, «i danni sono numerosissimi, sia sulla costa che nell'entroterra, e i comuni colpiti dal disastro hanno urgente bisogno dell’aiuto dello Stato per rialzarsi il più velocemente possibile, anche in virtù del fatto che si tratta di luoghi di villeggiatura dove siamo in piena stagione. 
Il turismo balneare rappresenta la fonte di entrate più importante, fondamentale per la sopravvivenza della nostra piccola economia». 


Spiegano i deputati M5S “Il nubifragio che ha colpito le nostre zone ha causato purtroppo una quantità di danni ingenti alle strutture pubbliche e private di molti comuni delle Marche, in particolare nella provincia di Ancona. Danni particolarmente gravi sono stati registrati sul litorale del Conero”. 

E Giuliodori conclude «Intanto l’allerta meteo prosegue: il bollettino della Protezione civile regionale ha dichiarato allerta gialla fino alla mezzanotte di oggi. Quindi massima prudenza». 

Il gruppo M5S marchigiano ha dato la piena disponibilità a collaborare, è in continuo contatto con le diverse autorità e sta monitorando con attenzione tutti risvolti della situazione. «In qualità di rappresentanti del territorio nelle Commissioni di riferimento, siamo in continuo contatto con le istituzioni che si stanno occupando della questione e stiamo offrendo massima disponibilità e massimo supporto a tutti. Dobbiamo unire le forze e collaborare per il bene della comunità. La situazione deve tornare alla normalità il prima possibile».

sabato 5 gennaio 2019

AERDORICA | il bando si chiude con l'offerta di un Socio Privato


Alle 13 di venerdì si è chiuso con una offerta il bando per la selezione del socio privato di maggioranza di Aerdorica
Lunedì alle ore 11, come indicato nel bando, si procederà all'apertura della prima busta, al fine di verificare la regolarità della domanda partecipazione da parte dell'offerente.
Successivamente inizieranno i lavori della Commissione Tecnica Esaminatrice che verrà nominata da Aerdorica per addivenire alla aggiudicazione . La documentazione verrà sottoposta alla stazione appaltante (Aerdorica) e successivamente alla ratifica dell'Assemblea degli Azionisti. L’informativa dell'aggiudicazione dovrà essere inviata alla Commissione UE da parte di Regione Marche, per consentire il completamento della istruttoria in materia di aiuto alla ristrutturazione.

Da parte sua Aerdorica fornirà l'informativa agli organi della procedura concorsuale, i quali ne faranno l'uso di legge per garantire la migliore informazione del ceto creditorio. Tutti questi tasselli dovranno incastrarsi alla perfezione ovvero l'auspicato ok della Commissione UE alla ricapitalizzazione da parte di Regione potrà dare copertura al piano concordatario presentato da Aerdorica e, solamente dopo l'omologa del concordato, l'investitore privato farà il suo ingresso formale nella compagine societaria.
La selezione del socio privato di maggioranza avverrà secondo i criteri espressamente previsti nel Bando, principalmente finalizzati all'individuazione di un partner operativo. Al soggetto che risulterà aggiudicatario passeranno di fatto il controllo della società di gestione Aerdorica e la governance.

"Si è concluso un altro passaggio importante che auspichiamo ci porti verso il compimento di questo percorso di rilancio di una infrastruttura strategica per il territorio. Continua l'impegno per i delicati e importanti passaggi successivi perchè abbiamo sempre lavorato per ridare a questo scalo un ruolo di primo piano per favorire lo sviluppo economico e produttivo delle Marche" ha commentato il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli.

(Fonte Regione Marche)

mercoledì 19 dicembre 2018

Mozione di sfiducia nei confronti dell'Assessore Pieroni


GIANNI MAGGI - Il mio intervento in aula per illustrare la mozione di sfiducia nei confronti dell'Assessore Pieroni. Naturalmente la maggioranza ha votato per mantenerlo al suo posto
"Credo che le motivazioni di questa mozione di sfiducia siano evidenti.
Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso delle Associazioni ambientaliste che hanno avuto gioco facile visto che l'Assessore non ha predisposto in questi anni un piano faunistico venatorio regionale nonostante se ne fosse manifestata l'urgenza e nonostante le nostre continue richieste di predisporlo. 

La proposta di legge 249 di Pieroni ha cercato di aggirare l'ordinanza del Consiglio di Stato ma un nuovo ricorso degli ambientalisti al Tar ne ha vanificato gli effetti con una sospensiva fino al 23 gennaio 2019.
Ma andiamo per ordine: dopo la conversione in legge della proposta 249 l'Assessore inviava, su carta intestata della Regione, una lettera a ciascun “Caro amico cacciatore” per indicare nomi e cognomi di quelli che si erano espressi con voto contrario alla sua proposta di legge.

Un comportamento vergognoso sul piano umano e indegno di un rappresentante delle istituzioni che diventa ancor più grave grazie al silenzio del Presidente Ceriscioli al quale mi ero rivolto pubblicamente in quest'aula per denunciare l'intollerabile intimidazione nei confronti dei Consiglieri regionali che hanno adempiuto il loro mandato esprimendo con coscienza e onore il proprio voto contrario a una proposta di legge che andava contro un'ordinanza del Consiglio di Stato.

Lei Presidente Ceriscioli, non solo non ha voluto prendere le distanze da una esternazione inaccettabile, tesa a screditare e colpevolizzare noi rappresentanti eletti dal popolo agli occhi di una categoria verso la quale l'Assessore Pieroni ha manifestato un palese atteggiamento di favoritismo, ma ignorando scientemente la mia denuncia ha legittimato la reiterazione di una specie di volgare delazione contenuta in una nuova lettera inviata da Pieroni ai cacciatori ancora una volta per “denunciare” quelle forze politiche che avevano espresso voto contrario a un'altra proposta di legge che stavolta andava contro la sospensiva del Tar. 


Ma ormai gli estimatori delle doppiette hanno capito che colui che si vanta di rappresentarli è un pasticcione incapace di una “consapevole e generale pianificazione faunistico-venatoria a livello regionale”, come dice appunto il Consiglio di Stato nella sua ordinanza, e allora l'Assessore, per recuperare credibilità, si affretta a preparare un emendamento alla legge di stabilità regionale dove chiede che per "INCENTIVARE COLORO CHE SONO INTENZIONATI AD AVVICINARSI AL MONDO VENATORIO" nei prossimi tre anni il tesserino di caccia VERRA' DATO GRATUITAMENTE SENZA PAGARE LA TASSA DI CONCESSIONE.


L'emendamento, che va a ridurre le entrate regionali per favorire l'aumento delle doppiette, è passato incredibilmente in prima commissione con un solo voto contrario: il mio.

Allora colleghi consiglieri io faccio appello alla vostra dignità, al rispetto che avete per le istituzioni che i marchigiani vi hanno chiamato a rappresentare, al vostro impegno a ricostruire la credibilità della politica e vi chiedo di sfiduciare un Assessore che, chiamato non per meriti e competenze ma soprattutto per un debito elettorale da pagare, non solo ha palesemente dimostrato approssimazione e incapacità a gestire il mandato affidatogli, ma, per cercare di rimediare i danni che la sua incompetenza ha provocato, cerca di impegnare il denaro pubblico, i soldi dei marchigiani, per distribuire gratis nuovi tesserini di caccia. 


Colleghi consiglieri, siete favorevoli a modifiche legislative che contrastino i provvedimenti della Giustizia Amministrativa e che gettano ombre sull'attendibilità e imparzialità degli atti di questa Istituzione?
Colleghi consiglieri, siete favorevoli che con gli incentivi all'occupazione, al risparmio energetico, alle auto ibride, alla tutela dell'ambiente in generale, la Regione incentivi i giovani a portare la doppietta quando vanno nei campi e nei boschi delle nostre Marche per godere e rispettare la natura? 


Sono certo domande retoriche di cui so già la risposta di ciascuno di voi, per questo vi chiedo di essere coerenti con il vostro pensiero e la vostra dignità di uomini e di legislatori votando la sfiducia nei confronti di chi getta discredito sull'Istituzione che siamo stati chiamati a rappresentare e mette in grave imbarazzo ciascuno di noi per la mancanza di equilibrio e l'assenza d'imparzialità delle sue scomposte azioni personali che, con questa mozione di sfiducia, vi chiedo di mettere fine.

martedì 11 dicembre 2018

E' chiara la divisione interna del PD

VERGOGNOSO !!! 
In consiglio regionale il PD non vuole parlare di sanità !! Per la terza volta si sono votati, a colpi di maggioranza, il rinvio delle mozioni (ben 6) che trattano di sanità, senza contare il tentativo di non calendarizzarle nella seduta odierna, sventato da una nostra richiesta formale a suon di regolamento.

E' chiara la divisione interna del PD, che irrimediabilmente lo paralizza. 
Nel frattempo i servizi sanitari continuano a diradarsi sui territori, soprattutto dell'entroterra. 
Ora, poichè le prossime sedute sono dedicate al bilancio, la discussione sull'imminente Piano socio sanitario è rinviata a metà gennaio. 
Questa giunta non è in grado di governare la nostra regione, mancano 18 mesi alla fine di questo calvario, liberiamocene !!

(Piergiorgio Fabbri M5S Marche)

venerdì 6 ottobre 2017

Osimo Stazione (An) Sabato 7 Ottobre manifestazione M5S (VIDEO)




"Ci siamo quasi! E' tutto pronto per la grande manifestazione con cui chiederemo a piena voce la ricostruzione del ponte n. 167 sulla A14 crollato il 9 marzo 2017. Il Movimento 5 Stelle di Osimo insieme a quello dei comuni di Castelfidardo e Camerano chiama tutta la cittadinanza a partecipare a questo importante evento che si terrà ad Osimo Stazione nella piazza della stazione sabato, 7 ottobre 2017, a partire dalle 17.30.


Il crollo, oltre ad aver tolto la vita purtroppo a due sfortunati coniugi che si trovavano a passare sotto il ponte proprio in quel momento, ha messo in crisi la viabilità nell'area a sud di Ancona, peggiorando il già caotico traffico e l'inquinamento nella frazione di Osimo Stazione, che è sicuramente il centro abitato che paga le più alte e dirette conseguenze del crollo stesso.
Ancora oggi, dopo 212 giorni, il ponte è posto sotto sequestro dalla magistratura, aggravando una situazione già insostenibile. Si parla di 40.000 veicoli al giorno, tra mezzi pesanti e autovetture. Code di km per andare al lavoro, code di km per tornare a casa, e code tutto il giorno. Industrie con gravi difficoltà di collegamento, autotrasportatori in difficoltà per rifornirle, attività commerciali penalizzate da questa situazione, problemi con i mezzi di soccorso, ma soprattutto aria irrespirabile coi cittadini costretti addirittura a stendere i panni in casa.

Interverranno il deputato M5S Andrea Cecconi, il Sindaco di Castelfidardo Roberto Ascani, i consiglieri regionali e comunali del M5S, tra cui i nostri David Monticelli e Sara Andreoli, che faranno da padroni di casa ad una manifestazione storica per la città di Osimo che ritornerà a far sentire la voce dei cittadini troppo spesso tenuta in silenzio dalle amministrazioni comunali che si sono succedute negli anni."
(Movimento 5 Stelle Osimo)


venerdì 4 agosto 2017

Regione Marche: La vicepresidente ANNA CASINI apostrofa GENTACCIA 2 terremotate


Cari tutti, dopo il post di Giulio Carcani, il presidente del nostro comitato, in tanti ci chiedono dettagli su cosa è accaduto martedì 1 agosto quando Maria Luisa Fiori ed Eleonora Tiliacos sono andate a seguire una seduta del Consiglio Regionale ad Ancona. Ci hanno scritto anche giornalisti, dandoci riprova che alcune testate seguono la nostra pagina, il che ci fa piacere, perché è un’opportunità in più per dare voce a tutto ciò che riguarda il post sisma. Ve lo raccontiamo
Bene, ecco qui i fatti, in sintesi. Niente di epico, niente di troppo importante. Una situazione strana, di amarezza, soprattutto per Maria Luisa Fiori, che oltre ad essere consigliera del comitato è terremotata al 100% e quando andrà nelle SAE avrà vista sulla sua prima e unica casa distrutta.
Maria Luisa ed Eleonora hanno voluto seguire la seduta perché si parlava della legge 156, quella che dovrebbe portare semplificazione amministrativa nella ricostruzione, dal punto di vista edilizio in senso stretto; la legge è stata approvata, dopo lungo dibattito in cui sono emerse critiche e perplessità da parte dell’opposizione, con proposte di emendamenti (in parte poi bocciati) soprattutto da parte dei consiglieri Sandro Bisonni (Gruppo Misto) e Giuseppe Giorgini (Movimento 5Stelle).



Nel corso del dibattito, Giorgini ha richiamato l’attenzione sul fatto che in sei giorni la legge era stata presentata e ora andava a votazione, senza poter permettere una più accurata valutazione da parte dei gruppi consiliari e una qualche partecipazione pubblica alla decisione. La vicepresidente della Regione Marche, Anna Casini, ribatteva che tutti i comitati di cittadini del cratere erano stati infomati dando parere favorevole al provvedimento. Al che Giorgini ha replicato che tra il pubblico erano presenti rappresentanti di comitati ignari della sostanza della legge in discussione. Anna Casini ha guardato verso il pubblico in alto, con aria interrogativa e dubbiosa; abbiamo allora alzato la mano, per farci individuare. La Casini, rivolta a Eleonora, ha domandato: “Lei è residente?”. Consapevole che il pubblico non ha diritto di parola, e per non intralciare la discussione che nel frattempo stava riprendendo, Eleonora non ha risposto alla domanda.
Dopo la votazione sulla legge 156, l’assemblea si è sciolta per una pausa (era ormai ora di pranzo), prima di riprendere la discussione degli altri punti all’ordine del giorno.

Camminando nei corridoi dirette al bar per prendere un caffè prima di rimettersi in viaggio verso Ascoli, Maria Luisa ed Eleonora hanno visto, a una trentina di metri di distanza, la vicepresidente Anna Casini che dialogava con il consigliere Giorgini. Si sono fermate a distanza, perché già la domanda rivolta in aula dalla vicepresidente faceva presagire polemiche che intendevano evitare. Con sorpresa abbiamo visto la vicepresidente muoversi verso di loro; le ha salutate e poi ha ripetuto la sua domanda ad Eleonora, che ha precisato di non essere residente ma solo originaria di Arquata, e indicando come residente Maria Luisa. 
Maria Luisa, con tono pacato e sorridendo, ha detto testualmente: “Sono nata, cresciuta e pasciuta nel principato di Arquata, quello che voi avete un po’ dimenticato”. La vicepresidente ha detto: “Sì, a lei la conosco. E perché vi avremmo dimenticati?”. Al che Maria Luisa ha risposto: “Non ha visto come stiamo ancora messi, a un anno dal terremoto?”.
A queste parole la Casini ha cambiato tono, interrompendo Maria Luisa. Rivolta a Giorgini, rimasto qualche metro distante, e girando le spalle a Maria Luisa, ha detto ad alta voce: “Questa gente tenetevela voi”.

Mentre Maria Luisa sbalordita ha ribattuto che non c’è alcun bisogno di essere gestiti da nessuno, la vicepresidente rivolgendosi alla sorveglianza ha ordinato: “Allontanate questa gentaccia”. Come se due persone venute ad assistere a una seduta consiliare, come prevede la legge, e in particolare una terremotata di Arquata del Tronto, fossero presenze inquinanti, sgradevoli e sgradite. “Gentaccia”.
Questa è la cronaca dei fatti, tal quale, suffragabile da molte testimonianze. Qua finisce, in fondo non ci si aspettava di essere amati per aver lanciato la petizione sulla ciclabile; ma non ci aspettavamo un tentativo di umiliazione a freddo.
La nostra presenza è stata discreta, civile, come deve essere. Rispettiamo le istituzioni, conosciamo le regole di comportamento. Noi le conosciamo, ve lo assicuriamo.
Nota a margine: la solidarietà di alcuni dipendenti della Regione Marche, che alla chetichella hanno raggiunto le "gentacce" mentre procedevano verso l’uscita. Da loro sorrisi, baci, abbracci, implicite scuse per il trattamento che ci era stato riservato. Grazie…
Il nostro appello a questo punto è: assistete numerosi ai consigli regionali, affinché le alte cariche si abituino alla presenza dei cittadini. Non lasciate tante sedie del pubblico vuote, con l’eccezione dei giornalisti e di qualche militante di partito. 

(Comitati: Con Arquata, per Arquata)

mercoledì 12 luglio 2017

Regione Marche: il PD perde i pezzi, capogruppo passa al Gruppo Misto


L'ex capogruppo del Pd Gianluca Buslacchi, entrato in Mpd-Articolo 1, farà parte del gruppo misto, insieme all'ex M5S Sandro Bisonni, ma intende associare nella dizione anche la componente politica, come si fa alla Camera: gruppo misto-Mpd. In un breve intervento in aula, Busilacchi ha ribadito i motivi dell'addio al Pd, legato a linee politiche nazionali - "si sono persi il senso, i valori e l'identità del progetto di centrosinistra del 2007, non è chiaro il perimetro di governo, dentro il partito c'è un settarismo di maggioranza e il confronto è impossibile -, ma anche la sua appartenenza alla maggioranza nella Regione Marche "per portare avanti il programma con cui sono stato eletto nel 2015.
Sono stati due anni molto positivi, la maggioranza non è mai andata sotto". "Sono convinto della lealtà di Gianluca al programma di governo del 2015 - ha detto il suo successore Fabio Urbinati -, ma il solco politico è evidente". Urbinati ha ribadito la sua fiducia nel "progetto riformista del Pd".

mercoledì 5 luglio 2017

<< NUE >> 112 nuovo numero europeo per le emergenze


Via libera alle procedure per l’attivazione nelle Marche del 112 Numero Unico di Emergenza Europeo (NUE) secondo il modello della centrale unica di risposta. Con il nuovo sistema tutte le chiamate di emergenza al 112, 113, 115 e 118 confluiranno nel Numero unico dell'emergenza (Nue) 112.
Lo prevede il Protocollo d’intesa tra Regione Marche e la Regione Lombardia approvato oggi (04/07/2017) dalla giunta regionale. Si estende così anche al territorio marchigiano il progetto realizzato dal Ministero dell'Interno e dalla Regione Lombardia ( Varese è stata la città capofila della sperimentazione a livello europeo) attraverso l'Azienda regionale emergenza urgenza (Areu). “Il 112 è un servizio gratuito che garantisce la tempestività dei soccorsi– spiega il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli –.


Punto di forza del servizio è l'identificazione e localizzazione della chiamata, che consentono in pochi secondi di individuare la posizione del chiamante e di smistare le telefonate verso le centrali operative di competenza: Vigili del fuoco, Polizia di Stato, Carabinieri ed emergenza sanitaria. Inoltre il sistema permette di filtrare le chiamate inappropriate (circa il 50%di quelle ricevute) e di passare solo le chiamate di effettiva pertinenza. Come indicato anche dai servizi della Commissione europea si tratta di un passo positivo per il miglioramento della capacità di risposta degli Stati membri alle emergenze”. Va sottolineato che il 112 non si sostituisce agli attuali numeri di emergenza (112 dei Carabinieri, 113 per la Polizia di Stato, 115 Vigili del fuoco e 118 Soccorso sanitario), che rimangono attivi: il sistema farà confluire automaticamente tutte le chiamate al 112.

Grazie all’accordo, che verrà sottoscritto digitalmente tra qualche giorno, la Regione Marche potrà avvalersi della collaborazione dell’Azienda regionale emergenza urgenza, del loro know how e del software applicativo per la costituzione, l’attivazione e il funzionamento del servizio.


(Regione Marche)

venerdì 30 giugno 2017

Consiglio regionale Marche: Nuovo regolamento


Dopo un anno di lavoro, 35 sedute e l'esame di 152 articoli, la commissione straordinaria per la modifica del Regolamento interno del Consiglio regionale ha concluso la sua attività. Giovedì mattina i suoi componenti e l'Ufficio di presidenza hanno presentato a Palazzo delle Marche i contenuti della riforma che approda in Aula martedì prossimo.
La Commissione, composta da Gianluca Busilacchi (Pd), presidente, Elena Leonardi (Fd'I), vicepresidente, Luca Marconi (Udc), Boris Rapa (Uniti per le Marche - socialisti), Gianni Maggi (M5S), Piero Celani (FI) e Sandro Zaffiri (LN), è riuscita a portare a termine un obiettivo atteso da anni. Il nuovo testo sostituisce quello entrato in vigore nel 1979 e recepisce le modifiche allo Statuto regionale approvate negli ultimi anni, inserendosi in un percorso di innovazione e semplificazione che da inizio legislatura coinvolge l'intera macchina organizzativa dell'Assemblea.


“Un lavoro lungo e articolato che ha consentito di raccogliere bei frutti, con un testo condiviso all’unanimità” – ha commentato il presidente Antonio Mastrovincenzo. Tre gli aspetti sottolineati dal presidente: una nuova programmazione dei lavori dell’Assemblea, “più organica e condivisa tra presidenza, capigruppo, commissioni consiliari e Giunta”, l'introduzione di strumenti per la valutazione delle politiche pubbliche e “la valorizzazione della sessione di bilancio e di quella comunitaria”. Riconosciuto da tutti l'atteggiamento collaborativo per redigere un testo in grado di tutelare la figura del consigliere oggi e in futuro. “L’idea - conferma Busilacchi - è stata quella di ridare centralità al ruolo dell'Assemblea e il voto unanime dimostra che in commissione non ci sono stati atteggiamenti di maggioranza o di minoranza, ma uno spirito collegiale. Sono state fatte modifiche, formalizzate buone pratiche, senza creare ingessature e irrigidimenti, ma fissando tempi certi per lavorare bene. Ringrazio i colleghi e gli uffici per il lavoro svolto con serietà e in tempi brevi, considerata la mole degli atti”.
Ribadita anche l'importanza di aver razionalizzato la sessione di bilancio: “Non è possibile che l'atto più importante dell'anno si risolva in poche ore, sono previsti tempi adeguati, facendo partire la programmazione il 10 novembre”. Positivo anche il bilancio della vicepresidente Leonardi che ha ricordato “l'atteggiamento corale e collaborativo dimostrato anche nell'introduzione degli articoli sulla tutela delle minoranze”. Tra i principi della riforma la qualità della normazione, con il richiamo al Comitato per il controllo e la valutazione delle politiche, introdotto nello Statuto un anno fa. Un organismo che avrà il compito di verificare se e quanto le leggi approvate incidono nella quotidianità. Sono intervenuti, oltre a tutti componenti della commissione, anche i vicepresidenti Minardi e Malaigia.

(Regione Marche)

mercoledì 31 maggio 2017

PEPPE GIORGINI (M5S Marche) cittadini di serie A e cittadini di serie B


GIORGINI (M5S) va a toccare la questione relativa all'esenzione sanitaria per i cittadini residenti nelle aree del cratere. L’esenzione sanitaria T16 giustamente concessa ai comuni del cratere, per alcuni Comuni come ad esempio Ascoli Piceno, Macerata e Fabriano, vale solo dopo la presentazione dell'ordinanza di inagibilità.
Giorgini chiede, anche in riferimento alle altre agevolazioni fiscali tributarie e contributive, come la sospensione dei mutui e della fatturazione per le utenze domestiche, come si stia affrontando, nei suddetti comuni, la problematica relativa ai forti ritardi nel fare i sopralluoghi e la conseguente tardiva emissione dell'ordinanza di inagibilità. Il ritardo, conclude Giorgini, con cui si sta procedendo alla compilazione delle schede fast e aedes nei Comuni cosiddetti di "seconda fascia" , sta di fatto creando un vulnus, con cittadini di serie A e cittadini di serie B”.
(Peppe Giorgini consigliere Regionale M5S Marche)

venerdì 28 aprile 2017

Parco del Conero candidato a Geoparco Unesco


La candidatura del Parco del Conero per il riconoscimento di geoparco - UNESCO è un obiettivo straordinariamente importante per il territorio. 
La predisposizione del dossier di candidatura è un'attività che in questa fase vede particolarmente impegnata la struttura dell'Ente Parco e professionisti geologi, considerato che il termine di presentazione è fissato al 30 aprile 2017.
‘L’area protetta del Conero – spiega Gilberto Stacchiotti, presidente Ente Parco del Conero - vanta un patrimonio eccezionale anche dal punto di vista geologico ed una consolidata esperienza gestionale e di fruizione che danno buone prospettive di successo; la carta geologica escursionistica e la valorizzazione del sito di Massignano risalgono al 1997.


Tuttavia resta una grossa sfida anche nei confronti di altri parchi che pure ambiscono a tale traguardo e in questo contesto sarà prezioso il sostegno della comunità locale’. Ultimi giorni quindi per sostenere questa candidatura da parte di Enti o associazioni, inviando all’Ente Parco del Conero (via Peschiera 30 Sirolo e/o e.mail segreteria@parcodelconero.eu) un atto formale di condivisione secondo uno schema, che comunque potrà essere liberamente adattato.

‘Si confida sulla fattiva collaborazione di associazioni ed enti –continua Stacchiotti- che vogliano rafforzare la richiesta per l’attuazione dell’iniziativa finalizzata al riconoscimento del territorio protetto nell’European e nel Global Geoparks Network, sotto gli auspici dell’UNESCO.

Nel territorio proposto è presente un ricco patrimonio ambientale, paesistico e storico-culturale accanto ad emergenze geologiche e geomorfologiche di rilievo internazionale come attesta la presenza di ben 2 GSSP, dei 9 riconosciuti in Italia e di altre importanti peculiarità.

Le strategie di sviluppo sostenibile attuate dall’Ente Parco, oggi giunto a festeggiare i suoi primi 30 anni, fanno del territorio del parco del Conero un laboratorio privilegiato per la realizzazione di politiche di geoconservazione e in generale di sviluppo sostenibile. Dal 2013 poi, l’Ente ha ottenuto il riconoscimento della Carta Europea per lo Sviluppo Sostenibile CETS. Si auspica il riconoscimento dell’Ente parco regionale del Conero come Geoparco inserito nella rete Europea e Globale’.


(Parco del Conero)

 

venerdì 17 marzo 2017

<< M5S Marche >> incontro pubblico CANAPA Sativa industriale (VIDEO)


E’ possibile realizzare filiere territoriali della canapa sativa ?

Sabato 18 Marzo 2017 dalle ore 16,00 alle 19,00 
Hotel Palace del Conero (Via Grandi, 6 Osimo) uscita Autostrada Ancona Sud (Aspio)

Illustreremo le novità normative nazionali e regionali, ascolteremo esperti del settore sui vari utilizzi della canapa sativa, raccoglieremo testimonianze di coltivatori, ci interrogheremo sulla possibilità di realizzare delle filiere territoriali per la coltivazione e lavorazione della canapa al fine di ottenere e vendere prodotti di qualità. 

La canapa può essere volano di rilancio dell'agricoltura e dell'industria regionale ?






Filippo Gallinella portavoce M5S alla Camera dei Deputati 
(Commissione Agricoltura)

Piergiorgio Fabbri portavoce M5S in Regione Marche
(Commissione Agricoltura)

Dott.sa Glenda Giampaoli 
(Direttore del Museo della Canapa di Sant’Anatolia di Narco)

Arch. Antonio Trionfi Onorati 
(ama definirsi “agritetto” in quanto coltivatore ed appassionato del settore da molti anni)

Ing. Marco Antonini
(ricercatore ENEA sulle applicazioni della Canapa nel settore tessile)




L'incontro è organizzato dal Movimento 5 Stelle Marche

sabato 4 febbraio 2017

"DECRETO TERREMOTO" il Governatore Luca Ceriscioli dichiara: ci riteniamo soddisfatti



Molte delle nostre richieste sono state accolte nel nuovo decreto sul terremoto.
Grazie al Governo che ancora una volta, insieme al commissario straordinario, dimostra attenzione verso le nostre comunità. Importanti infatti sono non solo tutte le procedure di semplificazione e che ci aiutano a velocizzare i vari percorsi, dalle macerie alle Sae, ma anche la norma per estendere la busta paga pesante, stortura che da tempo avevamo sollevato. Importanti anche le norme a sostegno delle fasce deboli della popolazione residenti e stabilmente dimoranti da almeno due anni nei comuni del cratere, verso i quali sono stati stanziati fondi per il contrasto alla povertà, come pure il sostegno agli allevatori.




Un altro nodo sciolto, su cui la regione sta già lavorando e per questo abbiamo chiesto al governo di inserire in questo decreto, è la norma che dà alla regione la possibilità di acquisire, in alternativa alla realizzazione delle SAE, unità immobiliari ad uso abitativo agibili da destinare temporaneamente ai residenti in edifici distrutti o danneggiati, situati nelle zone rosse o con esito di danno E o F (inagibilità). Al termine degli interventi di ricostruzione tale patrimonio immobiliare potrà essere acquisito all’edilizia residenziale pubblica dei comuni. Novità anche per i tecnici professionisti.

(Luca Ceriscioli Presidente Regione Marche)

giovedì 8 dicembre 2016

Approvata la Mozione del M5S in consiglio regionale, parte il ricorso al TAR

Nel Consiglio Regionale di 
Martedì 29 Novembre viene APPROVATA la 
mozione n.192 del Movimento Cinque Stelle


La Giunta regionale ha deciso di proporre ricorso al Tribunale amministrativo regionale del Lazio, contro il decreto che prevede la realizzazione di un impianto di incenerimento dei rifiuti nel territorio marchigiano. Ne dà notizia l’assessore all’Ambiente, Angelo Sciapichetti.
“Il Dpcm 10/8/2016 – sottolinea l’Assessore – prevede la realizzazione nelle Marche di un inceneritore da 190 mila tonnellate annue, sulla base di presupposti non condivisibili e non tenendo conto della programmazione regionale, peraltro già approvata dal Ministero dell’Ambiente, che esclude il ricorso a nuovi impianti di trattamento termico dei rifiuti nelle Marche. In particolare non sono state tenute in considerazione le previsioni virtuose del nostro Piano rifiuti: riduzione del 10,3 per cento di produzione pro capite di rifiuti urbani, riduzione del 6,2 per cento di produzione complessiva di rifiuti e raggiungimento della media regionale di raccolta differenziata al 73,2 per cento, entro il 2020.

Anche a voler prescindere da considerazioni ambientali, un termovalorizzatore non è tecnicamente ed economicamente sostenibile nella nostra regione. Inoltre la procedura dovrebbe essere sottoposta a valutazione ambientale strategica, mentre il decreto non la prevede, non permettendo quindi di percorrere strade alternativa all’incenerimento, che siano meno impattanti sull’ambiente e sul paesaggio. Così abbiamo deciso di ricorrere al Tar Lazio per annullare il decreto e la previsione di un inutile inceneritore nel nostro territorio. Ho sempre sostenuto che tanto il sottoscritto quanto la Giunta regionale faranno tutto il possibile per impedire la realizzazione dell'inceneritore nelle Marche. Utilizzeremo tutte le possibilità che ci vengono concesse dalle norme. Non lasceremo nulla di intentato. Il ricorso va in questa direzione”.

La procedura non tiene inoltre conto anche della possibile interferenza con le aree protette secondo la normative Ue, come i Siti Natura 2000. Il decreto quantifica in circa 524mila tonnellate il fabbisogno complessivo di incenerimento rifiuti urbani per tutta la macro area del Centro Italia, il 36 per cento del quale dovrebbe essere soddisfatto dalle Marche.

martedì 6 dicembre 2016

Luca Ceriscioli decide il destino della Macroregione con un bicchiere di vino


Ci abbiamo provato fino all’ultimo, a dare un senso alla discussione sulla fusione tra le regioni Marche-Toscana-Umbria di questa mattina.
Tra dichiarazioni inopportune, commistioni di temi senza alcun senso logico, frasi altisonanti e palesi contraddizioni, il PD ha bocciato la nostra Mozione che impegnava il Presidente a rispettare la volontà espressa dal Consiglio Regionale di dicembre 2015 in cui si chiedeva di difendere l'autonomia e l'unità delle Marche all'interno dei tavoli istituzionali. Non contenti hanno poi bocciato gli emendamenti del M5S alla loro Risoluzione “pezza”, con cui chiedevamo di rispettare il ruolo dell’Assemblea regionale su tale materia, come previsto dalla Costituzione Italiana e dallo Statuto regionale. Chiedevamo anche di presentare alle competenti Commissioni studi comparativi sugli eventuali vantaggi economici e gestionali dalla fusione con altre regioni e di informare e condividere le scelte con la cittadinanza prima (e non dopo) aver deciso.

L’arroganza e la prepotenza del PD che, ricordiamo, è stato votato da appena un quinto degli aventi diritto, non ha limiti... ci si ostina a proseguire con un atteggiamento totalitario: meglio non discutere, meglio non chiedere. Fosse mai che i cittadini, chiamati alle urne, esprimano una volontà contraria a quello che il PD vuole imporre !?


(Movimento Cinque Stelle Marche)

mercoledì 30 novembre 2016

Inceneritore nelle Marche: Approvata la mozione del M5S in regione


La Regione Marche si impegna a ricorrere contro il DPCM inceneritori.
Il Ministero dell'Ambiente mediante il DPCM del 10 agosto 2016 di fatto impone alla Regione Marche un inceneritore, scavalcando tutta la pianificazione regionale in materia di rifiuti.
Il DPCM è a tutti gli effetti un programma nazionale perciò, la normativa parla chiaro, si sarebbe dovuto sottoporre l'atto a Valutazione Ambientale Strategica, una procedura che valuta preventivamente gli effetti ambientali di ampio respiro che derivano da scelte strategiche. Ma il Ministero per evitare a tutti i costi la VAS ha inventato scuse che non stanno in piedi: facendola, infatti non avrebbe potuto imporre, come sta cercando di fare, nelle Marche (e in altre Regioni) inceneritori non voluti e non necessari.
Per questo oggi è stata discussa e approvata una mozione del Movimento 5 Stelle che impegna la Regione a presentare un ricorso, anche in coordinamento con altre Regioni, per l’annullamento del DPCM. Non possiamo accettare infatti imposizioni che vanificherebbero ogni possibile sviluppo di una migliore gestione dei rifiuti e, più in generale, di economia circolare; non possiamo accettare che venga preclusa “ab divinis” la possibilità di pubblica partecipazione, prevista dalla normativa; non possiamo accettare che vengano saltati a piedi pari tutti gli aspetti ambientali (che si traducono in vivibilità e salute).
Vincendo questo ricorso obbligheremo il ministero a riavviare da capo l'intero iter, all'interno del quale i cittadini avranno modo di porre all'attenzione le loro osservazioni, e in cui si dovrà valutare seriamente se un inceneritore nelle Marche è davvero la migliore (e l'unica) scelta possibile.

(Movimento Cinque Stelle Marche)

mercoledì 9 novembre 2016

Dopo il terremoto, nelle Marche 166 scuole inagibili



Proseguono i sopralluoghi dopo le ultime scosse e si allunga ancora la lista dei danni nei 123 Comuni marchigiani coinvolti dal sisma: 54 nella provincia di Macerata, 27 in quella di Fermo, 28 in quella di Ascoli e 14 in quella di Ancona.
Per quanto riguarda in particolare le scuole, tutte le richieste di sopralluogo sulle scuole richieste dai comuni sono state espletate. Su 362 edifici controllati l’esito delle schede Aedes è stato: 196 agibili e le 166 inagibili (di cui 95 classificate B, 18 C, 4 D, 40 E e 4 agibili con altre costruzioni intorno da mettere in sicurezza e altre 5 inagibili).

In continuo aggiornamento anche gli altri dati. Le persone rimaste senza casa ad oggi sono 26.255: 14.109 sono assistite in loco (palestre, capannoni, palazzetti); 5247 in autonoma sistemazione e 6.899 in albergo. A queste si aggiungono 13246 persone che trascorrono la notte in macchina o da parenti e amici per paura di nuove scosse. 249 le zone rosse delimitate perché a rischio crolli.


Aumentano, con gli ultimi sopralluoghi, le sedi inagibili dei municipi che raggiungono quota 55: 28 nel Maceratese, 6 nel Fermano, 19, nel Piceno e 1 nell’Anconetano. In aumento anche le attività produttive dichiarate inagibili: 805 di cui 716 nel Maceratese, 28 nel Fermano, 57 nell’Ascolano 4 nell’Anconetano. Infine 234 le stalle inagibili: 195 nella provincia di Macerata, 8 in quella di Fermo e 31 nel Piceno.

(Regione Marche)