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lunedì 3 luglio 2017

Reportage “SORELLA ACQUA” di Igor Staglianò (VIDEO)


La cerchiamo persino nello spazio come sicuro indizio di vita, ma in Italia ne perdiamo per strada più della metà. Le riserve dei nostri ghiacciai intanto si svuotano e le campagne sono nella morsa dell’ennesima crisi idrica. 
A Speciale Tg1 un viaggio di Igor Staglianò fra le acque d’Italia: i mutamenti climatici e l’aumento delle tariffe, la dispersione a causa di reti idriche fatiscenti, l’uso dei satelliti nelle campagne per irrigare meglio consumando meno e i conflitti crescenti sull’uso dell’acqua nel turismo e in agricoltura, tra centraline idroelettriche e deflusso vitale dei fiumi.  











Un viaggio dalla Sicilia al Friuli, dagli invasi del Gran Paradiso al Delta del Po, dalla mancata depurazione delle acque reflue con le multe europee in arrivo, ai pesci transessuali generati dagli ormoni scaricati nei nostri fiumi. Con un bilancio di amministratori locali e comitati di cittadini a sei anni dal referendum del 2011 per l’acqua pubblica. Le analisi del climatologo e divulgatore scientifico Mercalli, e una riflessione inedita di Papa Francesco sul diritto umano all’acqua.

(di Igor Staglianò)

sabato 18 ottobre 2014

Flash mob stop #sfasciaitalia attiva l'acqua pubblica



STOP ‪#‎sfasciaitalia‬: M5S IN CAMPO IN DIFESA DELL'ACQUA PUBBLICA - “Lo Sblocca Italia mette fortemente a rischio la ripubliccizzazione dell’acqua, decisa dagli italiani con il referendum del 2011”. Lo hanno dichiarato da Reggio Emilia, capitale del referendum del giugno 2011, le parlamentari del Movimento 5 Stelle Federica Daga e Maria Edera Spadoni che insieme alla candidata presidente della Regione Giulia Gibertoni hanno preso parte ad una affollatissima assemblea del Comitato Acqua Bene Comune. Dalle 16 poi in piazza Martiri del 7 Luglio il M5S organizzerà un flash mob a favore dell'acqua pubblica e contro lo Sblocca Italia. Evento che sarà seguito da una Agorà di parlamentari M5S con i cittadini.“Oltre alle norme all’interno dello Sblocca Italia a favore d’inceneritori, trivellazioni del suolo, privatizzazioni di servizi che cementificano il territorio, che favoriscono la corruzione e le infiltrazioni mafiose come denunciato da Libera-Riparte il Futuro, il numero due del governo Delrio ha fatto inserire nella bozza della legge di stabilità una norma che favorisce la quotazione in borsa di tutte le partecipate, beni comuni addio” denuncia Federica Daga.
“Per l’Emilia Romagna lo “Sblocca Italia” rappresenta un salto nel buio: 5 buchi neri che inghiottiranno la nostra Regione: più inceneritori, più trivelle, più cemento, appalti senza veri controlli e privatizzazioni. Se il M5S governerà l’Emilia Romagna ci opporremo con tutte le forze ad un provvedimento disastroso” ha denunciato Giulia Gibertoni, candidata presidente del M5S alle elezioni regionali di novembre.

mercoledì 8 ottobre 2014

Presidenza dell’Autorità Idrica Toscana, si rispetti lo statuto e la democrazia

Il Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua e il Forum Toscano dei Movimenti per l’Acqua esprimono grande preoccupazione in merito alle vicende che stanno interessando la Presidenza dell’Autorità Idrica Toscana (AIT).
L’Autorità Idrica Toscana è priva di presidente dal giugno scorso, quando l’allora presidente Cosimi decadde alla fine del suo mandato da Sindaco della città di Livorno. Alla presidenza dell’AIT sarebbe dovuto subentrare il neoeletto Sindaco Filippo Nogarin: questo prevedeva il regolamento dell’AIT.
A conferma di ciò la delibera n.ro 6 del 2012 con cui l’assemblea dell’AIT elegge il presidente, recita al punto 3: in caso di “decadenza dalla carica di Sindaco nel corso del triennio” di Presidenza, “subentra nella carica il nuovo Sindaco in rappresentanza del medesimo Comune.”
Secondo tale delibera Nogarin da giugno dovrebbe essere Presidente dell’AIT fino al 1 ottobre 2015, quando si conclude il triennio di Presidenza del Comune di Livorno.
Fino ad oggi è stato impedito questo naturale e legittimo avvicendamento.
Dopo i risultati del ballottaggio di Livorno, infatti, si è proceduto alla rapida modifica del regolamento dell’Autorità Idrica Toscana proprio nell’articolo riguardante il subentro dei neo eletti nelle cariche dell’AIT.
In seguito a tale modifica si è impedito che il nuovo sindaco di Livorno assumesse la Presidenza dell’AIT.
Quale esercizio della democrazia è questo?
La delibera di elezione del presidente dell’AIT dice chiaramente che nel triennio 2012-2015 la presidenza spetta al Sindaco del Comune di Livorno, come è possibile che dopo il risultato elettorale si decida di cambiare le regole e di non rispettare le deliberazioni assunte?
Quando si parla di acqua i principi democratici sono sospesi e la democrazia mostra in maniera chiara tutta la sua fragilità. Non contano le delibere, non contano i risultati di democratiche elezioni, non contano gli esiti referendari. Si pensa forse che la volontà popolare non debba interferire con l’acqua, la sua gestione e gli interessi che vi si sviluppano?
Federica Daga (M5S)
L’AIT ai sensi dell’art. 47 della legge Regionale n. 69/2011 presso il Consiglio regionale della Toscana ha la funzione di:
• tutelare i diritti dei consumatori e degli utenti;
• garantire, la qualità, l'universalità e l'economicità delle prestazioni.
Se questa funzione è esercitata nell’interesse della collettività ed a tutela del bene comune, come mai si tenta di impedire ad un Sindaco democraticamente eletto di svolgere il suo compito a servizio dei cittadini anche come presidente dell’AIT?

SI SCRIVE ACQUA SI LEGGE DEMOCRAZIA

Roma, 7 Ottobre 2014.

Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua
Forum Toscano dei Movimenti per l’Acqua

venerdì 5 settembre 2014

Federica Daga (M5S) Conversazioni sul prato


Il Comitato Acqua Pubblica Torino si indigna per il vile incendio doloso occorso questa notte ai locali dello storico Circolo Beni Demaniali attigui alla Cavallerizza Reale (Assemblea Cavallerizza 14:45), luogo della città che sta vivendo un'esperienza di vitalità culturale e democratica tra le più ricche della città di Torino.










Non si può che giungere alla conclusione che questo è un ulteriore attacco ai beni comuni da parte di chi sa approcciarsi al mondo nell'unica logica dei propri interessi speculativi. Certo le indagini faranno il proprio corso per chiarire i fatti.

Non possiamo che cingere in un abbraccio protettivo tutti gli amici che animano l'occupazione civile della Cavallerizza Reale e incitare la cittadinanza tutta ad unirsi a noi, così come a partecipare con ancor più costanza alla difesa dei beni comuni e all'attività per la ricostruzione dei luoghi danneggiati.

Il comitato Acqua Pubblica Torino