giovedì 30 ottobre 2014

Revocato il vitalizio a Totò Cuffaro una vittoria del M5S





RISULTATO M5S: VITALIZI DA ABOLIRE.

Durante #Italia5Stelle dissi che l'abolizione del vitalizio per i politici condannati sarebbe diventata una vittoria grazie al M5S. Oggi l'avvocatura dello Stato si è espressa per la revoca del vitalizio a Cuffaro, condannato per mafia, reati contro la p.a. e interdetto dai pubblici uffici. Una vittoria del M5S che diverrà ancor più grande quando TUTTI i vitalizi erogati ai politici condannati verranno aboliti anche se, per esempio, non saranno stati interdetti dai pubblici uffici. Ora tocca agli altri...

SENATO ADESSO LIVE flussi migratori e forze di Polizia





martedì 28 ottobre 2014

Nessun vilipendio, solo informazioni. Ecco 12 azioni commesse


Occorre dosare le parole, esiste infatti il reato di vilipendio nei confronti del Capo dello Stato ma i fatti sono fatti. Ecco 12 azioni commesse da questo soggetto, politicamente, indecoroso.

1. Giorgio Napolitano è entrato in Parlamento l'anno della morte di Stalin. Era il 1953 e i suoi 61 anni di politica sono costati al contribuente italiano oltre 16 milioni di euro tra stipendi e rimborsi vari.
2. Nel 1956, quando i carri armati sovietici massacravano gli studenti a Budapest dichiarava che l'URSS stava portando la pace in Ungheria. 
3. Nel 1981 definì le parole di Berlinguer sulla questione morale (“I partiti hanno occupato lo Stato e tutte le sue istituzioni, a partire dal governo. Hanno occupato gli enti locali, gli enti di previdenza, le banche, le aziende pubbliche, gli istituti culturali, gli ospedali, le università, la Rai TV, alcuni grandi giornali”) “vuote invettive”.
4. Nel 1993, quando la Guardia di Finanza si presentò alla Camera per richiedere gli originali dei bilanci dei partiti (in epoca tangentopoli) il Segretario generale della Camera, su ordine dell'allora Presidente Napolitano, oppose ai finanziari l'immunità di sede, ovvero il divieto per le forze dell'ordine di entrare a Montecitorio.
5. Durante il processo sulle tangenti ENIMONT Craxi, dichiarò all'allora PM Di Pietro che “non è credibile che il Presidente della Camera, onorevole Giorgio Napolitano, che è stato per molti anni ministro degli Esteri del PCI e aveva rapporti con tutta la nomenklatura comunista dell'Est a partire da quella sovietica, non si fosse mai accorto del grande traffico (di finanziamento irregolare) che avveniva sotto di lui”.
6. Mentre è Ministro degli Interni viene criticato per non aver fatto sorvegliare Licio Gelli, boss della P2, condannato, tra l'altro, per depistaggio sulla Strage di Bologna e bancarotta fraudolenta (Banco Ambrosiano), che riesce a fuggire all'estero.
7. Il Ministro degli Interni Napolitano, con la legge Turco-Napolitano, istituisce i CPT, i Centri di Permanenza Temporanea, vere e proprie prigioni per clandestini in mano alle solite cooperative degli amici degli amici.
8. Era Ministro degli interni quando venne posto il segreto di stato sulle confessioni del camorrista Schiavone che già nel 1997 aveva raccontato il dramma della Terra dei Fuochi.
9. Da Presidente della Repubblica firma senza batter ciglio (pur potendo esercitare il potere di rinvio presidenziale) due leggi-porcate berlusconiane: Lodo Alfano e Legittimo Impedimento. Entrambe le leggi vengono poi dichiarate incostituzionali dalla Corte.
10. Nel 2012 concede la grazie al colonnello USA Joseph L. Romano condannato, assieme ad altri 22 agenti della CIA, per il rapimento ed il sequestro sul territorio italiano dell'Imam di Milano Abu Omar.
11. Ha mantenuto una condotta poco trasparente riguardo al processo sulla Trattativa Stato-Mafia. Ha sollevato il Conflitto di attribuzione dinanzi alla Corte costituzionale nei confronti della Procura della Repubblica di Palermo, in merito ad alcune intercettazioni telefoniche indirette riguardanti lo stesso Capo dello Stato. Intercettazioni che poi sono state distrutte. Inoltre non ha espresso alcuna solidarietà al PM Di Matteo quando quest'ultimo ha ricevuto una vera e propria condanna a morte dal boss Totò Riina.
12. Non si è presentato spontaneamente ai giudici di Palermo che lo volevano interrogare nell'ambito del processo sulla Trattativa. Sarà costretto solo dalla decisione della Corte di Assise di Palermo.

Noi non dimentichiamo Presidente, noi non stiamo zitti perché il silenzio è mafia. La rete è libera e queste informazioni viaggeranno per l'eternità e tutti sapranno cosa lei ha fatto. Con rispetto.



Alessandro Di Battista

sabato 25 ottobre 2014

TOGLIAMO I SOLDI AI GIORNALI E USIAMOLI PER RIPARARE LE SCUOLE!


Prima di entrare al governo, Renzi si sciacquava la bocca con le proposte per aiutare "il sociale", fra queste ce n'era una in comune con il M5S: l'abolizione del finanziamento pubblico ai giornali. Nel video troverete anche le sue dichiarazioni del 2012.


Poi è successo che, come al solito, alle sue promesse non sono seguiti i fatti. Noi saremmo pronti a votare da subito l'abolizione del finanziamento pubblico ai giornali, abbiamo anche la nostra proposta, depositata alla Camera a prima firma del mio collega Giuseppe Brescia

Ma forse Renzi preferisce che lo Stato continui a finanziare i giornali dato che ora lo aiutano in tutto e per tutto, soprattutto a disinformare i cittadini sul MoVimento 5 Stelle. E chi se la lascia scappare l'occasione di screditare - gratis per lui, ma non per i cittadini - l'unica opposizione che questo paese ha visto negli ultimi decenni?

Non giudicate i politici per quello che dicono - diffidate soprattutto dagli annunci su Twitter - ma semmai giudicate i politici per le proposte che depositano REALMENTE alla Camera.

Infine un GRAZIE DI CUORE a tutti voi che ci state dando una mano a diffondere questi contenuti che non passerebbero mai in TV. L'ultimo video di #InformiamoliTutti - grazie alle vostre condivisioni - ha ricevuto 400 MILA VISUALIZZAZIONI!! Avete visto che insieme possiamo fare cose davvero STRAORDINARIE?!

A riveder le stelle!

Circo Massimo - MoVimento 5 Stelle - Visioni...dall’alto (drone)

venerdì 24 ottobre 2014

#5giornia5stelle del 24 Ottobre 2014






Jobs Act licenziamoli per giusta causa (VIDEO) Paglini - Airola (M5S) manifestazione Roma

Oggi, mentre la nuova classe politica renziana tutta fumo e niente arrosto, si sta riunendo alla Leopolda, migliaia di persone nelle piazze di tutta italia, si ritrovano per far sentire il disprezzo totale nei confronti di questa politica truffaldina, che mediaticamente racconta di risolvere i problemi della gente e nei fatti ci impoverisce stravolgendo il DIRITTO al lavoro, alla dignità e alla libertà.
Il nuovo goveno delle larghissime intese renzi–berlusconi–napolitano–draghi, toglie col Jobs Act le tutele che nel tempo i lavoratori avevano conquistato con anni di lotta nei posti di lavoro. Renzi cancella con un colpo di spugna anni di un’idea di sinistra, cancella lo Statuto dei Lavoratori, con la benedizione di berlusconi , Sacconi, della Confindustria e dei forti poteri finanziari.
Il cittadino per queste persone deve rimanere il più possibile ostaggio di chi userà il loro tempo e le loro energie, e allo stesso momento non da un’alternativa valida al diritto del reddito.
Renzi colpisce i più deboli ma se ne guarda bene di togliere per esempio i vitalizi a politici condannati, alcuni anche mafiosi, che continuano tranqulillamente a intascare migliaia di euro anche stando in galera (qualcuno agli arresti domiciliari nelle loro ville, qualcuno a passeggiare tra i vecchietti nelle case di cura).
I più deboli, i lavoratori, che pagano le tasse fino all’ultimo centesimo, questa politica li affossa, già nel decreto Poletti della scorsa primavera si è ulteriormente precarizzato il lavoro, togliendo la causalità ai contratti a tempo determinato, e facendo diventare una pallina da ping pong il lavoratore che entra ed esce dal posto di lavoro, e adesso, con questa bella pensata di eliminare il lavoratore dal suo ruolo semplicemente PAGANDO, si rasenta l’abominevole.
Aggiungo che il demansionamento introdotto nel, Jobs Act (con riduzione di stipendio) e il controllo del lavoratore con telecamere, aumenteranno il tasso di schiavitu’. 
Ricetta renziana: "renderci tutti uguali nel precariato e nella poverta’"
Una corsa al ribasso del diritto. 
Il m5stelle ha una visione esattamente opposta! 

prima devono essere messi i DIRITTI PER I CITTADINI !!!! 
Diritto ad una vita dignitosa, diritto al reddito, al lavoro.... e con la proposta di legge del nostro REDDITO DI CITTADINANZA (che coi suoi 20 articoli e’ una vera e propria riforma del lavoro), proponiamo protezione per le fasce più fragili della società, per i disoccupati, per i lavoratori autonomi, protezione per le micro imprese, protezione per i pensionati minimi, protezione per i giovani... 
Oggi, da semplice cittadina, come sempre ho fatto nella vita, mi sono affiancata, al netto di bandiere ideologice, nella manifestazione di Roma, insieme ai sindacati di base e alle molte persone presenti, stando al fianco di chi sente il bisogno di urlare queste esigenze.
La rivoluzione comincia dal farsi carico dei bisogni delle persone e dall’attivarsi in questa direzione.



(Sara Paglini M5S)

(VIDEO) Manlio Di Stefano (M5S) immigrazione al consiglio d'Europa (parodia con RENZI)


IMMIGRAZIONE: 
LE PROPOSTE #M5S AL CONSIGLIO D'EUROPA

Vi ricordate le nostre proposte sull'immigrazione che ho esposto al Ministro dell'Interno Alfano pochi giorni fa? Bene, oggi le ho presentate alla commissione migranti del Consiglio d'Europa davanti a un parterre di associazioni e delegazioni straniere.
Per una mattinata ho sentito parlare di integrazione e necessità di accogliere, ma come pensano che gli italiani possano avere la voglia di integrare i migranti quando chiudono centinaia di aziende al mese?
Ovviamente il contesto era particolarmente di settore quindi ho toccato i punti più "digeribili" per un seminario molto tecnico e poco politico (per fortuna).
Ho ribadito il fastidio nel non vedere partecipare i paesi del nord europa e ho rimarcato la necessità di fare rete tra quelli del mediterraneo.
Come sempre ho provato a essere pratico, a portare proposte e soluzioni, le parole mi hanno stancato come credo abbiano stancato anche voi.
Il M5S è questo, buonsenso e proposte.

A riveder le stelle *****


Manlio Di Stefano - M5S

giovedì 23 ottobre 2014

Luigi Di Maio (M5S) voterò chiaramente per l'uscita dall'EURO


Mettiamoci l'anima in pace, d'ora in poi il Movimento 5 Stelle rappresenta un pericolo reale per gli interessi bancari e finanziari europei e per questo proveranno ad indebolirci in ogni modo, non solo mediaticamente.
A novembre inizieremo la raccolta firme per il Referendum consultivo sull'uscita dell'Italia dall'Euro. Quando si andrà al voto a dicembre 2015, io voterò chiaramente per l'uscita. 
Basta guardare i Paesi in crescita che ci stanno rubando imprese e posti di lavoro per capire quale sia la strada da intraprendere. Loro stampano moneta propria, noi invece siamo imbrigliati nell'Euro (tedesco).
Avremo bisogno di tutti i cittadini attivi per raccogliere le firme che ci servono, ne serviranno milioni. Preparate penne, gazebo e banchetti e dimenticatevi le strategie mediatiche e i talk show. 
Questo non è il tempo per fare ciò che piace alla gente, ma ciò che è giusto - anche se scomodo - per i cittadini italiani.
Non siamo nati per scaldare la sedia.


(Luigi Di Maio M5S)

mercoledì 22 ottobre 2014

Fucksia (M5S) Dissesto idrogeologico basta emergenze, investiamo sulla prevenzione


"Siamo stanchi di assistere impotenti sempre alla stessa scena: un territorio fragile che viene messo in ginocchio dal maltempo e un governo che sa solo mettere in campo interventi di emergenza, oltretutto inadeguati, piuttosto che predisporre un programma nazionale di messa in sicurezza del territorio". Lo afferma la senatrice del Movimento 5 Stelle Serenella Fucksia, prima firmataria di una mozione per il finanziamento di opere e provvedimenti per far fronte ai danni dell'alluvione che a maggio scorso ha colpito le Marche provocando tre vittime.
"La strada da perseguire non può essere sempre e solo quella emergenziale - spiega la Fucksia -: sarebbe invece fondamentale emanare un provvedimento organico che, da una parte, disciplini la gestione delle grandi emergenze e definisca con chiarezza procedure e risorse in caso di eventi calamitosi uguali per tutti, e che, dall'altra parte, dia il via ad un serio piano per la riduzione del rischio idrogeologico in tutto il territorio nazionale, con tempi e fondi certi".
Ma dove reperire queste risorse? La Fucksia sollecita il governo a valutare la possibilità di una richiesta di finanziamento alla Banca di sviluppo del Consiglio d'Europa (CEB) con l'apertura di un'apposita linea di credito: "il dissesto idrogeologico e le calamità naturali - spiega la senatrice marchigiana del M5S - sono menzionati espressamente tra i settori di intervento della Ceb. Eppure l'Italia, pur essendo insieme a Francia e Germania tra i grandi pagatori della Banca, negli ultimi anni non ha colto le opportunità offerte e non ha usufruito dei prestiti. Ora - conclude - ci sembra arrivato il momento di attingere a questi fondi, il nostro paese non può più aspettare".

M5S incontra il Corpo Forestale dello Stato

Intervento al Senato di Sara Paglini (M5S) su alluvione Genova e Maremma


Signori, 
martedi e mercoledi scorsi li ho passati a Genova, dove insieme a cittadini volontari, alcuni sono anche presenti in quest’aula, abbiamo spalato fango e svuotato strade, cantine e esercizi commerciali da tonnellate di fango e cose distrutte, e ciò per poter aiutare anche fisicamente i nostri concittadini, e meglio renderci conto di cosa significa rimanere vittime di un’alluvione, ci siamo ritrovati in una città in cui l’organizzazione era affidata al buon senso dei tanti volontari, e in cui le autorità non erano in grado di affrontare una cosi’ grande tragedia! 
Ricordo qua oggi che l’incuria del territorio ha causato anche questa volta a Genova una vittima. 
Poi giovedi’ sono stata in Maremma nella mia regione, la Toscana, nella zona di Albinia -Manciano per meglio rendermi conto del disastro dell’alluvione, avvenuto 2 gg. prima. 
Faccio presente che questa zona era già stata martoriata dall’alluvione e straripamento fiumi nel 2012.
Allora si contarono danni per centinaia di milioni di euro, case distrutte, attività imprenditoriali annullate, in una sola notte, soprattutto nella zona di Albinia. Ad oggi ci ritroviamo nuovamente a contare i disastri analoghi, altre due innocenti vittime, 2 sorelle di Manciano Marisa e Graziella Carletti, travolte in auto dalle acque del torrente Elsarella che si getta nell’Elsa, in località Sgrillozzo, che è poco più di un rigagnolo.

 Altre due vittime innocenti dell’incuria del territorio, che vede fiumi e torrenti esondare e creare annullamenti di cose e vite. Vedere l’auto ormai dopo 2 giorni in mezzo ai campi, trascinata dalla piena, completamente distrutta, e sapere che là dentro due povere signore avevano visto la morte negli occhi, mi ha fatto gelare il sangue. In quella stessa strada, la Statale 74 che porta a Manciano, già si erano verificati fenomeni di allagamenti simili, già dal 2001 si erano segnalati i pericoli di questa strada troppo al livello del torrente, e gli esperti avevano segnalato per preciso punto come molto critico. Lo scrive la Regione Toscana nel Progetto di Piano Assetto Idrogeologico. Manciano rientra nel bacino Regionale Ombrone, e nella relazione generale (quadro conoscitivo delle criticità) al PAI del bacino dell’Ombrone c’è un lungo elenco di interventi . 
Al numero 95 della lista degli interventi proposti al fine di ridurre il rischio, c’è l'”Adeguamento altimetrico e planimetrico della Sas (allora era statale) n. 74 in Località Sgrilla e Sgrillozzo, periodicamente sommersi nelle stagioni piovose. Dal 2003 lo stato cede la SS. 74 alla regione, che delega alla provincia il compito di dare le priorità per gli interventi. Le risorse da gestire sono poche rispetto i 3 miliardi che servirebbero per la Toscana, quindi, si fanno scale di priorità. La statale 74 in quella zona, non è tra quelle. Dopo l’alluvione del 2012 il Consorzio di Bonifica ripulisce e allarga il letto dell’Elsa, ma non sono sufficienti e alla prima piena, tutto viene annullato in un batter d’occhio, con la conseguenza della tragica morte delle due signore. Come spesso succede in Italia si punta ad opere di impatto visivo, a grandi opere e la manutenzione del territorio viene lasciata in ultimo piano, le piccole opere a monte, si tralasciano, forse anche perché è difficile e di meno impatto pubblicitario organizzare tagli di nastri in mezzo a boscaglie o campi. Faccio inoltre presente la terribile notizia di questi giorni che sulle vittime del 2012, la procura ha chiesto l'archiviazione dell'inchiesta nessun colpevole per la morte dei tre dipendenti Enel che morirono dopo che la loro auto precipitò nella voragine apertasi nel ponte di Sant'Andrea, sul fiume Albegna.

Segnalo inoltre che NON esiste attualmente un piano di protezione Civile da 2 anni in quella zona, fortemente richiesto dai cittadini. 
Attualmente il territorio è gestito da Consorzio di Bonifica Toscana Sud, nato dalla fusione tra consorzio OSA Albegna e Consorzio Colline del Fiora e consorzio Bruna Ombrone. L’amministazione locale è monocolore PD, con la benedizione di Marras, (ex presidente della prov. PD di Grosseto) e il pres. Rossi PD della regione Toscana.
In questi giorni sono cominciati i rimpalli tra regione col governatore Rossi e il Consorzio di bonifica. Ora Aspettiamoci la solita manfrina dello scaricabarile.
Ma lo sappiamo....se si perde tutto....o se si muore di alluvione, la colpa è del dio della pioggia....Giove, Pluvio....la colpa è di chi quel giorno non doveva passare da quel posto preciso...o forse, come qualcuno direbbe in Maremma:
“Piove, governo ladro"!

(Sara Paglini M5S)

lunedì 20 ottobre 2014

Ti assumo oggi che tanto ti ho già licenziato ieri

ANTEPRIMA






L'Italia cambia verso 

con testi di Paolo Hendel e Marco Vicari 
realizzazione di Vertigo

Risultato del M5S tolte le clausole milionarie su Uscita Ovest di Ancona


GRANDE RISULTATO del M5S: USCITA OVEST dal Porto di Ancona, sventate CLAUSOLE CAPESTRO PER LO STATO, nelle convenzioni che regolano le opere pubbliche si nascondono troppo spesso insidie inserite da manine misteriose...tanto paga Pantalone, cioè lo Stato e i cittadini!

Se nella Convenzione si scrivono righe: “al concessionario potrà essere riconosciuto, anche in aggiunta ad un eventuale contributo pubblico, l’accesso ai benefici fiscali previsti dalle leggi applicabili ai sensi dell’art. 18 della legge n. 183 del 12.11.2011”, si tratta di benefici molto ingenti in quanto la misura massima del contributo a fondo perduto, comprensivo delle agevolazioni fiscali su: imposte sui redditi, IRAP, IVA, ammontare dei canoni di concessione, “non può eccedere il 50% del costo dell’investimento”. Quelle tre righe valgono 250 MILIONI di euro (circa) che lo Stato Concedente (soldi degli italiani) versa al Concessionario (CINQUECENTO MILIARDI DI LIRE). 
Se si scrivono due righe: “anche nel caso in cui sia il Concessionario stesso a “cessare anticipatamente il rapporto di Convenzione pur indotto da atti o fatti estranei alla volontà del Concedente anche di natura straordinaria e imprevedibile”? Significa che lo Stato Concedente si impegna a riconoscere indennizzi/risarcimenti al Concessionario per oltre 50 MILIONI di euro! 
Come è stato possibile e chi è il responsabile, o i responsabili, dell'introduzione di una simile clausola capestro per lo Stato? Come è possibile che lo Stato deve corrispondere al Concessionario, indennizzi risarcimenti anche nel caso in cui sia il Concessionario stesso a "cessare anticipatamente il rapporto di Convenzione pur indotto da atti o fatti estranei alla volontà del Concedente anche di natura straordinaria e imprevedibile"? Per quale motivo si sostiene, in contrasto alle prescrizioni del CIPE, in contrasto con il Codice degli appalti, e al di fuori di ogni logica che lo Stato deve pagare persino il 10 per cento del mancato guadagno esponendo lo Stato stesso al ristoro del "lucro cessante" anche nel caso di una scelta insindacabile e volontaria di rinuncia da parte del Concessionario? Chi ha scritto tutto questo? Forse al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti non ci sono professionalità in grado di leggere le leggi italiane?
Molteplici le interrogazioni e gli atti presentati da me e dal M5S di Ancona, per sventare l'affare: una sorta di gioco a scacchi sottile che, ad oggi , ha fatto saltare il giochino!
RISULTATO: Se si scrivono sette righe come quelle introdotte nell’atto integrativo del 2 settembre 2014: “Fermo restando quanto già disciplinato ai commi 8 e 10 dell’art. 11 della Convenzione, al Concessionario non spetta alcun indennizzo, né rimborso dei costi della progettazione in caso di mancata approvazione del progetto definitivo e del piano economico-finanziario, ovvero di recesso anche per mancato finanziamento entro 12 mesi dall’approvazione dello stesso progetto definitivo, indotto da atti e/fatti estranei alla volontà del Concedente, anche di natura straordinaria e imprevedibile è riconosciuto al Concessionario solo l’indennizzo di cui alla precedente lettera a)”, significa che lo Stato NON si espone a pagare indennizzi né risarcimenti né a riconoscere il “lucro cessante e il danno emergente” al Concessionario.


(Donatella Agostinelli M5S)

sabato 18 ottobre 2014

Flash mob stop #sfasciaitalia attiva l'acqua pubblica



STOP ‪#‎sfasciaitalia‬: M5S IN CAMPO IN DIFESA DELL'ACQUA PUBBLICA - “Lo Sblocca Italia mette fortemente a rischio la ripubliccizzazione dell’acqua, decisa dagli italiani con il referendum del 2011”. Lo hanno dichiarato da Reggio Emilia, capitale del referendum del giugno 2011, le parlamentari del Movimento 5 Stelle Federica Daga e Maria Edera Spadoni che insieme alla candidata presidente della Regione Giulia Gibertoni hanno preso parte ad una affollatissima assemblea del Comitato Acqua Bene Comune. Dalle 16 poi in piazza Martiri del 7 Luglio il M5S organizzerà un flash mob a favore dell'acqua pubblica e contro lo Sblocca Italia. Evento che sarà seguito da una Agorà di parlamentari M5S con i cittadini.“Oltre alle norme all’interno dello Sblocca Italia a favore d’inceneritori, trivellazioni del suolo, privatizzazioni di servizi che cementificano il territorio, che favoriscono la corruzione e le infiltrazioni mafiose come denunciato da Libera-Riparte il Futuro, il numero due del governo Delrio ha fatto inserire nella bozza della legge di stabilità una norma che favorisce la quotazione in borsa di tutte le partecipate, beni comuni addio” denuncia Federica Daga.
“Per l’Emilia Romagna lo “Sblocca Italia” rappresenta un salto nel buio: 5 buchi neri che inghiottiranno la nostra Regione: più inceneritori, più trivelle, più cemento, appalti senza veri controlli e privatizzazioni. Se il M5S governerà l’Emilia Romagna ci opporremo con tutte le forze ad un provvedimento disastroso” ha denunciato Giulia Gibertoni, candidata presidente del M5S alle elezioni regionali di novembre.

mercoledì 15 ottobre 2014

I Grillini a spalare il fango e Grillo subisce ennesima calunnia (FOTO e VIDEO)

Giuseppe Brescia "Siamo a Genova da ieri. La situazione è disastrosa, il fango e l'acqua sono entrati dappertutto. Abbiamo passato la giornata con i cittadini genovesi che stanno spalando fango e liberando i locali dall'acqua. Siamo stati sia nel museo delle scienze naturali che negli uffici dell'INPS dove centinaia di faldoni di carta sono ormai irrecuperabili. La comunità genovese è molto unita e c'è grande solidarietà. Tutti danno il loro contributo. Tantissimi ragazzi danno una mano ai commercianti in difficoltà mentre le donne genovesi si preoccupano di portare
vassoi di cibo e acqua per chi sta lavorando. Nelle difficoltà sappiamo stringerci come pochi, dimenticando qualsiasi ideologia o colore politico. Siamo davvero un popolo dal cuore immenso. In questo momento i nostri colleghi stanno lavorando in Parlamento per cercare di bloccare lo "Sblocca Italia", un decreto che non solo non risolve la situazione ma potrebbe creare altri disastri come questo. Qui ci sarà da lavorare tanto anche nei prossimi giorni, quindi lasciamo alcune semplici istruzioni per chiunque volesse recarsi qui per dare una mano: per prima cosa dovete rivolgervi ad uno dei municipi (ex circoscrizioni), chiedete di iscrivervi nell'apposito registro e loro vi indirizzeranno verso i luoghi dove c'è più necessità di forza lavoro".


martedì 14 ottobre 2014

Esclusiva Edoardo Bennato: la mia verità al Circo Massimo con Beppe Grillo

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Edoardo Bennato il giorno dopo la grande manifestazione del movimento cinque stelle al circo Massimo. Bennato spiega molto bene il suo cambiamento di rotta a favore del mov. 5 Stelle al quale in principio non era proprio favorevole. Un concerto nel quale ha cantato anche Beppe grillo che resterà nella storia del movimento cinque stelle, la canzone di protesta di Edoardo Bennato che già dal 1970 raccontava il malcostume della nostra società. Per la prima volta il cantautore si racconta non disdegnando il commento politico a questa società degradata.

lunedì 13 ottobre 2014

#Italia5stelle, gli attivisti “Non esiste nessuna leadership, ma il movi...



"Grillo potrebbe lasciare il posto a Di Maio?"
Gli attivisti grillini rispondono senza esitare a questa domanda: 
"Non esiste nessuna leadership, il movimento nasce dal basso e conta ciò che decidono i cittadini".

mercoledì 8 ottobre 2014

Presidenza dell’Autorità Idrica Toscana, si rispetti lo statuto e la democrazia

Il Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua e il Forum Toscano dei Movimenti per l’Acqua esprimono grande preoccupazione in merito alle vicende che stanno interessando la Presidenza dell’Autorità Idrica Toscana (AIT).
L’Autorità Idrica Toscana è priva di presidente dal giugno scorso, quando l’allora presidente Cosimi decadde alla fine del suo mandato da Sindaco della città di Livorno. Alla presidenza dell’AIT sarebbe dovuto subentrare il neoeletto Sindaco Filippo Nogarin: questo prevedeva il regolamento dell’AIT.
A conferma di ciò la delibera n.ro 6 del 2012 con cui l’assemblea dell’AIT elegge il presidente, recita al punto 3: in caso di “decadenza dalla carica di Sindaco nel corso del triennio” di Presidenza, “subentra nella carica il nuovo Sindaco in rappresentanza del medesimo Comune.”
Secondo tale delibera Nogarin da giugno dovrebbe essere Presidente dell’AIT fino al 1 ottobre 2015, quando si conclude il triennio di Presidenza del Comune di Livorno.
Fino ad oggi è stato impedito questo naturale e legittimo avvicendamento.
Dopo i risultati del ballottaggio di Livorno, infatti, si è proceduto alla rapida modifica del regolamento dell’Autorità Idrica Toscana proprio nell’articolo riguardante il subentro dei neo eletti nelle cariche dell’AIT.
In seguito a tale modifica si è impedito che il nuovo sindaco di Livorno assumesse la Presidenza dell’AIT.
Quale esercizio della democrazia è questo?
La delibera di elezione del presidente dell’AIT dice chiaramente che nel triennio 2012-2015 la presidenza spetta al Sindaco del Comune di Livorno, come è possibile che dopo il risultato elettorale si decida di cambiare le regole e di non rispettare le deliberazioni assunte?
Quando si parla di acqua i principi democratici sono sospesi e la democrazia mostra in maniera chiara tutta la sua fragilità. Non contano le delibere, non contano i risultati di democratiche elezioni, non contano gli esiti referendari. Si pensa forse che la volontà popolare non debba interferire con l’acqua, la sua gestione e gli interessi che vi si sviluppano?
Federica Daga (M5S)
L’AIT ai sensi dell’art. 47 della legge Regionale n. 69/2011 presso il Consiglio regionale della Toscana ha la funzione di:
• tutelare i diritti dei consumatori e degli utenti;
• garantire, la qualità, l'universalità e l'economicità delle prestazioni.
Se questa funzione è esercitata nell’interesse della collettività ed a tutela del bene comune, come mai si tenta di impedire ad un Sindaco democraticamente eletto di svolgere il suo compito a servizio dei cittadini anche come presidente dell’AIT?

SI SCRIVE ACQUA SI LEGGE DEMOCRAZIA

Roma, 7 Ottobre 2014.

Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua
Forum Toscano dei Movimenti per l’Acqua

martedì 7 ottobre 2014

Opere pubbliche incompiute Quadrilatero nel 2017 altri soldi intanto?

Ci risiamo! Il Viceministro alle Infrastrutture e Trasporti, On. Riccardo Nencini, in visita nelle Marche, non perde occasione per esaltare la bontà delle grandi opere e rassicurare tutti che i soldi ci sono. Di certo, tuttavia, c'é solo che gli investimenti pubblici in grandi opere hanno un ritorno in manodopera molto minore rispetto a quello che si potrebbe avere con investimenti in opere di minori dimensioni ma realmente necessarie per il territorio.C'é poco dunque da andar fieri.Il famigerato decreto "Sblocca Italia", più volte citato dal Viceministro, per chi si degna di leggerlo, ci dice in numeri la cruda realtà: 3,8 miliardi di euro stanziati per le opere già finanziate e ancora incompiute su tutto il territorio nazionale, di questi, 70 milioni sono destinati alla Quadrilatero.
Briciole quindi rispetto ai 786,630 milioni di euro che, stando a stime ufficiali del Ministero, aggiornate al 31 ottobre 2013, sarebbero ancora necessari per completare l'opera!In altre parole avremo (forse...) qualche buco in più nel bellissimo territorio marchigiano già devastato da un'opera tanto gravosa per lo Stato e per le tasche dei cittadini, quanto inadeguata. Ma non é tutto: questi soldi saranno disponibili in gran parte solo a partire dal 2017, quindi, indicare questa data, come usano fare invece il Presidente Spacca ed i suoi, quale anno di completamento dell'opera, sa di propaganda becera se non in totale malafede, con proclami smentiti stavolta addirittura da Roma e dallo stesso Governo nazionale. Concludendo é lo stesso Servizio Bilancio della Camera ad esprimere perplessità sulle coperture. Secondo i tecnici, visto l'uso di fondi già stanziati per altre infrastrutture andrebbe specificato dove si attingeranno le risorse quando queste ultime dovranno essere rifinanziate.


Insomma,la coperta é corta....ma i nasi dei politici di professione appaiono sempre più lunghi!.


Donatella Agostinelli M5S

lunedì 6 ottobre 2014

Questo tutto il programma #italia5stelle al Circo Massimo

Ecco il programma:(provvisorio) in scaletta 27 interventi, ciascuno di un quarto d’ora. Venerdì la scena sarà tutta di Beppe Grillo, ma sabato e domenica la parola passerà anche agli eletti. Stando al programma in possesso dell’Adnkronos, sabato aprirà la seconda giornata della kermesse la senatrice Barbara Lezzi, domenica chiuderà gli interventi degli eletti Luigi Di Maio, che passerà la parola a Beppe Grillo per il gran finale.
Lezzi alle 11.15 parlerà di reddito di cittadinanza, seguirà l’intervento di Cinque e la sua esperienza di primo cittadino a Bagheria. Alle 12.30 prenderà la parola sul palco il deputato Carlo Sibilia per parlare di sovranità, seguiranno il sindaco Nogarin, i parlamentari Massimo De Rosa e Maurizio Santangelo, che faranno il punto rispettivamente su ambiente e F35. Dunque toccherà a Danilo Toninelli, presente agli incontri con Renzi e la delegazione Pd sull’Italicum, per parlare di legge elettorale. Seguirà alle 15.30 Giulia Gibertoni, candidato governatore dell’Emilia Romagna, quindi il senatoreAndrea Cioffi (grandi opere); l’europarlamentare Marco Valli (euro ed economia italiana); Vito Crimi (riforme costituzionali e inciuci); Nicola Morra (pensioni e casta); Giuseppe Brescia (ebook e scuola); Alfonso Buonafede(giustizia e corruzione). Alle 19 sarà la volta del presidente della Commissione di Vigilanza Rai Roberto Fico, tra i volti più amati del Movimento: il suo intervento, naturalmente, è tutto incentrato su Rai e informazione. Alle 20.15 il senatore Giovanni Endrizzi parlerà di gioco d’azzardo, mentre alle 20.30 sarà la volta della battagliera Paola Taverna, chiamata a scaldare la piazza sulle “spese folli della casta”.
Domenica si parte alle 11.15 con Riccardo Fraccaro (sprechi casta e affitti d’oro), seguiranno l’europarlamentare David Borrelli (M5s in Europa); Carla Ruocco (fisco e tasse); Mattia Fantinati (pmi); Luigi Gaetti (omg ed energie alternative). Sul palco anche Cono Cantelmi, candidato governatore in Calabria. Alle 13.30 interverrà Mario Michele Giarrusso sul tema stato-mafia. Alle 15 il finale con Alessandro Di Battista, tra i volti più noti del M5S, per parlare di politica estera. Seguirà Laura Castelli che farà il punto sull’economia, dunque Luigi Di Maio, alle 15.45, che passerà la parola a Grillo dopo aver parlato alla piazza di “governo a 5 stelle Il programma – In scaletta 27 interventi, ciascuno di un quarto d’ora. Venerdì la scena sarà tutta di Beppe Grillo, ma sabato e domenica la parola passerà anche agli eletti. Stando al programma in possesso dell’Adnkronos, sabato aprirà la seconda giornata della kermesse la senatrice Barbara Lezzi, domenica chiuderà gli interventi degli eletti Luigi Di Maio, che passerà la parola a Beppe Grillo per il gran finale.