martedì 25 marzo 2014

Consigliere comunale MASSIMO GIANANGELI M5S JESI (AN)



Intervista a Ballaro' (RAI3) 
sulla questione Biogas...


Nella giornata di Martedì 25 Marzo MASSIMO GIANANGELI consigliere comunale del Movimento Cinque Stelle di JESI (AN) ha registrato un'intervista con la trasmissione BALLARO' di rai3, molto probabilmente andrà in onda nella stessa giornata (molto probabilmente).
In qualità di presidente dell'associazione TERRE NOSTRE che raggruppa vari comitati delle MARCHE, Castelbellino, Osimo, Loro Piceno....e tanti altri ne abbiamo citati solo alcuni, che si battono contro il BIOGAS selvaggio, GIANANGELI racconta i vari esposti fatti e la non difesa della natura e della salute umana, invitiamo tutti a seguire questo messaggio lanciato su rai3 dal consigliere comunale.

BEPPE GRILLO ANCONA 15 Maggio 2013 - parte 1

NUN C' HO SOLDI MANCO PE' CAMBIA' IDEA

Beppe Grillo L'ONESTO FA PAURA

Anche questa è ITALIA

Non crederete ai vostri occhi leggendo quanto segue

PORTO RECANATI – Il 20 novembre scorso, è stato rubato il camper del dipendente comunale e allenatore di calcio Giorgio Capitanelli, il quale pur di ritrovarlo ha tentato anche la strada di internet inserendo tutti i dati utili alla sua identificazione.E domenica scorsa gli è arrivata una puntuale segnalazione da parte di un cittadino di Bologna. Il camper era stato individuato all’interno di un campo nomadi ai margini della A14 nei pressi di Bologna. “Mi sono messo subito in macchina – rivela Capitanelli – raggiungendo il luogo segnalato in un battibaleno. Da uno svincolo dell’autostrada ho notato – come mi era stato segnalato – il campo nomadi e non ci ho messo molto ad individuare il mio camper. Ho chiamato la polizia del luogo che dopo un po’ è arrivata sul posto verificando che quel camper era proprio il mio. Svolti gli accertamenti e le procedure del caso mi aspettavo mi fosse restituito, invece non è andata così: il camper è stato posto sotto sequestro giudiziario e lasciato nella disponibilità dei ricettatori, perché – mi è stato detto – si trattava di una famiglia di nomadi senza casa. Cose dell’altro mondo. Ora il camper è a disposizione della Procura fino a non si sa quando. Dico io: il camper è mio ma è a disposizione della Procura e nella disponibilità, chissà di che genere, di una famiglia di zingari. Riuscirò più ad averlo?” dice sconfortato Capitanelli.

#noncifermate Tour FROSINONE

GUARDA il VIDEO

lunedì 24 marzo 2014

INCANTESIMI - Beppe Grillo spettacolo completo

M5S Porto Recanati (Mc) 22/03/2014






Ottimo incontro guardatelo...merita veramente


VIDEO

#noncifermate Tour L'AQUILA

L'Aquila è una città ferita, la sala bellissima dove siamo oggi stride fortemente con i palazzi sorretti da putrelle, le finestre sbarrette, i negozi chiusi. Perché i soldi per far rivivere questa città non ci sono ma per tav, f35, per i regali alle banche o agli imprenditori amici si trovano sempre? Dobbiamo mandare a casa questi partiti collusi, abbiamo bisogno di cittadini onesti che si riprendano le nostre istituzioni #NonciFermate 
(Matteo Mantero)

#noncifermate Tour CHIETI

piazza pienissima e fa pure freddo

venerdì 21 marzo 2014

Arrestato il DG di Infrastrutture Lombarde ANTONIO GIULIO ROGNONI



Arrestato il DG di Infrastrutture Lombarde
ANTONIO GIULIO ROGNONI
ROBERTO MARONI lo voleva come commissario EXPO2015

Poche settimane fa fa il suo nome era stato proposto dal governatore della Lombardia, Roberto Maroni, per ricoprire l’incarico di subcommissario per l’Expo2015 nonostante fosse già indagato dalla Procura di Milano per l’appalto sulla cosiddetta ‘Piastra’ la piattaforma su cui sorgeranno i padiglioni per l’Esposizione universale. Poi della nomina non si era saputo più nulla. Intanto l’ex direttore generale di “Infrastrutture Lombarde” e amministratore della partecipata “Costruzioni Autostrade Lombarde”, Antonio Giulio Rognoni è stato arrestato dagli uomini del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Milano su ordine del gip Andrea Ghinetti. In manette anche anche il capo dell’ufficio gare e appalti della società operativa “Infrastutture lombarde società per azioni” (Ilspa), Pierpaolo Perez.
L’inchiesta ha di fatto decapitato la controllata della Regione Lombardia per la realizzazione di opere come ospedali, scuole ma anche il nuovo Pirellone, incaricata di conferire consulenze e assistenze legali stragiudiziali e assistenza tecnica-amministrativa per lavori legati a Expo con investimenti previsti per 11 miliardi. I reati contestati sono associazione a delinquere, turbativa d’asta, truffa alla Regione e falso: appalti truccati, concessioni di consulenze senza gara, falsificazione di documenti tra il 2008 e il 2012. Almeno due appalti Expo sono stati, secondo gli inquirenti, truccati. 

Per quattro avvocati, un dirigente della società regionale e un ingegnere sono stati disposti agliarresti domiciliari, nella medesima inchiesta coordinata dei pm milanesi Antonio D’Alessio, Paola Pirotta e Alfredo Robledo. Gli altri arrestati sono Leo Carmen, Fabrizio Magrì, Maurizio Malandra, Sergio De Sio, Giorgia Romitelli, Salvatore Primerano. In totale la Procura ha evidenziato68 capi di imputazione. L’inchiesta è scattata dopo la denuncia di un imprenditore di Pieve Emanuele (Milano) che era stato “escluso” da alcuni appalti. Al centro dell’indagine ci sono affidamenti esterni di incarichi come consulenze legali e controlli sugli appalti che sarebbero stati conferiti in modo illecito. 
Rognoni, si era dimesso dalla carica di dg proprio per l’inchiesta sull’appalto relativo all’Expo 2015ed era in attesa di lasciare la poltrona di Infrastrutture Lombarde. Non è la prima volta che Rognoni finisce sotto inchiesta; anche cinque anni fa era successo. Poi però nel gennaio del 2010 la Procura di Milano aveva chiesto l’archiviazione per lui e altri, tra cui alcuni responsabili di Impregilo,indagati nell’ambito dell’inchiesta sui lavori per la costruzione della nuova sede della Regione Lombardia. L’archiviazione che era stata firmata dai pm Frank Di Maio e Paola Pirotta e a carico di Rognoni erano stati ipotizzati i reati di turbativa d’asta e concussione.
Su Rognoni, già molto vicino all’ex governatore Roberto Formigoni, Lega e Cl avevano trovato un nome comune su cui puntare per entrare nella partita milionaria dei lavori di Expo. E il presidente della Giunta lombarda Roberto Maroni l’aveva proposto come subcommissario della società per conto del Pirellone. Ma poi non se ne è fatto più nulla perché probabilmente la deflagrazione dell’inchiesta era alle porte. 
Il Movimento 5 Stelle chiede in una nota “il blocco di tutte le opere in via cautelativa in mano a Infrastrutture Lombarde” e sollecita il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, “a venire in Consiglio regionale a relazionare sulla situazione e i suoi sviluppi. In attesa di ulteriori sviluppi – scrivono i consiglieri M5S -, le accuse che hanno portato all’arresto di Rognoni sono l’ennesimo esempio, se mai ce ne fosse ancora bisogno, di come le infrastrutture siano solo l’occasione per speculare e finanziare gli amici. L’arresto non può lasciare indifferente la giunta e il presidente Maroni che fino a poco tempo fa paventava l’ipotesi di nominarlo quale subcommissario a Expo per difendere gli interessi della Regione”.
Anche il Pd lombardo chiede “chiarezza”. Sugli sviluppi dell’inchiesta giudiziaria, è intervenuto anche il coordinatore del centrosinistra al Consiglio regionale, Umberto Ambrosoli, secondo il quale “il presidente Maroni, per quanto i fatti riguardino più che altro le scorse legislature, non può chiamarsi fuori: occorrono maggiori controlli e un impegno vero a rendere trasparenti i bilanci di questo colosso finanziario a intera partecipazione regionale, attraverso cui transitano miliardi di euro. In questo primo anno post-Formigoni – ha sostenuto Ambrosoli – nulla si è visto in tal senso se non qualche promessa. Evidentemente la ramazza verde andava bene solo in campagna elettorale”. 
Ho appreso con stupore la notizia dell’arresto dell’ingegner Antonio Rognoni, l’ho conosciuto lo scorso anno da presidente della Regione e in questi mesi ne ho apprezzato la competenza in materia di infrastrutture – dichiara Roberto Maroni - Mi auguro che sappia dimostrare la sua estraneità ai fatti nell’interesse della Regione Lombardia e delle società nelle quali ancora ricopriva importanti responsabilità”.
“Sono convinto che tutti i dipendenti coinvolti possano dimostrare la propria estraneità ai fatticontestati e confermo di aver già provveduto a convocare il Consiglio di Gestione per l’assunzione dei provvedimenti a garanzia della continuità aziendale anche con riferimento al contributo di Infrastrutture Lombarde nella realizzazione delle opere connesse all’Expo 2015, che non subiranno quindi alcun ritardo” dichiara in una nota della Regione Paolo Besozzi, presidente di Infrastrutture Lombarde. “Peraltro – sostiene Besozzi – il direttore generale Antonio Rognoni avevarassegnato le dimissioni dall’incarico e da dirigente della società sin dallo scorso mese di gennaio, a seguito dell’audit interno promosso dalla Regione Lombardia, e pertanto stava concludendo il passaggio di consegne”. “I fatti contestati – conclude – riguardano il periodo 2008-2012 quindi precedente al rinnovo degli organi societari, avvenuto nel mese di giugno dello scorso anno. Infrastrutture Lombarde confida in una rapida conclusione del procedimento certa dell’assoluta correttezza della gestione societaria”. 
(Il Fatto Quotidiano)


giovedì 20 marzo 2014

ALESSANDRO DI BATTISTA (M5S) vinciamo le Europee e andiamo al Governo - ...

Un Anno a 5 Stelle

Enrico Mentana intervista Beppe Grillo su La7. Venerdì 21 marzo 2014 alle ore 20 (estratto) e alle 22,30 (integrale)
Enrico Mentana intervisterà Beppe Grillo in esclusiva: lo ha annunciato il giornalista e direttore del Tg di La 7 direttamente su Facebook. Il leader del Movimento Cinque Stelle sarà in televisione per rispondere alle domande di Mentana: un estratto dell'intervista sarà trasmesso nel telegiornale delle ore 20 mentre l'intervista integrale è prevista per le 22,30 all'interno della rubrica Bersaglio Mobile, in seconda serata.

nun te mette nei guai eh..

PAOLA TAVERNA (M5S) umilia BERLUSCONI il PDL sbrocca



mercoledì 12 marzo 2014

Profonda sintonia

RENZI e BERLUSCONI 
CONDANNATI ALL'AMORE

#Impeachment, la conferenza stampa del M5S VIDEO INTEGRALE

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ALESSANDRO DI BATTISTA (M5S) Se i ladri li illumini rubano di meno

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Conferenza stampa caso PARMALAT

Il crac Parmalat fu una truffa per bancarotta fraudolenta e aggiotaggio finita col fallimento della società alimentare italiana Parmalat. 

Considerata la più grande truffa del genere perpetrata da una impresa privata in Europa, venne scoperta solo verso la fine del 2003, nonostante successivamente sia stato dimostrato come le difficoltà finanziarie dell'azienda fossero rilevabili già agli inizi degli anni novanta.

L'ammanco lasciato dalla società di Collecchio, mascherato dal falso in bilancio, si aggirava sui quattordici miliardi di euro; al momento della scoperta se ne stimavano la metà. 

Con l'accusa di bancarotta fraudolenta è stato rinviato a giudizio e in seguito condannato a diciotto anni di reclusione il patron della Parmalat, Calisto Tanzi, nonché numerosi suoi collaboratori tra dirigenti, revisori dei conti e sindaci. Il crollo finanziario della società è costato l'azzeramento del patrimonio azionario ai piccoli azionisti, mentre i risparmiatori che avevano investito in obbligazioni hanno ricevuto solo un parziale risarcimento.


L'impresa, grazie agli effetti della legge 18 febbraio 2004, n. 39, fu salvata dal fallimento e la sua direzione fu affidata all'amministrazione straordinaria speciale di Enrico Bondi, che ne risanò parzialmente i conti a partire dal 2005.

DALILA NESCI (M5S) liste bloccate soldi sprecati

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giovedì 6 marzo 2014

Nicola Morra (M5S) Domenica 09 Marzo 2014 ore 10,30 Recanati (VIDEO)



                     









domenica 2 marzo 2014

PAOLA TAVERNA rottama in diretta MATTEO RENZI



L'intervento in discussione generale della portavoce M5S al Senato Paola Taverna
nel corso della seduta per il voto di fiducia al Governo Renzi.